“Chi il coraggio non ce l’ha non se lo può dare.”
Vabbé, Pigliaru non ha mai preteso di essere Rambo o, se è per quello, non ha neanche mai tirato in ballo Clint Eastwood, i lupi, le pecore e i cani, per spaccarci i maroni con le sue elucubrazioni sulla natura umana.
Pigliaru è il classico secchione, quello che ci tiene tanto a fare bella figura con i professori, le autorità.
Ce n’era uno in ogni classe.
Il conformista destinato a fare carriera.
Un boccone facile per un sottosegretario italiano alle bombe.
Insomma, Rossi Pigliaru se l’è incartato e si è portato a casa tutto il bottino.
“L’accordo segue l’impegno assunto dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti durante la seconda conferenza nazionale sulle servitù militari dello scorso 19 giugno: in quell’occasione il Ministro Pinotti e il Presidente Pigliaru avevano convenuto sulla necessità di aprire un tavolo di confronto istituzionale per avviare il processo di graduale dismissione di parte dei poligoni in Sardegna, individuando le misure necessarie per ridurre l’incidenza quantitativa e qualitativa delle attività militari.
Percorso da avviare con tempi certi e modalità definite.
L’intesa siglata dal Sottosegretario Rossi e dal Presidente Pigliaru individua le esigenze più evidenti, tra le quali: la riduzione dell’estensione dei poligoni, del demanio militare e delle aree soggette a servitù militari e le connesse occupazioni temporanee; la tutela ambientale e la salute nei poligoni; la riconversione delle attività svolte nei poligoni; l’impatto della presenza militare sulle prospettive di sviluppo dei territori; il riavvio dei processi di dismissione dei beni militari.
L’accordo include inoltre diversi obiettivi che potranno essere raggiunti nel breve periodo, quali l’istituzione di osservatori ambientali indipendenti; la riduzione dell’ estensione delle aree soggette a vincolo o destinate a Demanio militare; misure di riconversione in senso “dual use” delle attività svolte nei poligoni e misure di indennizzo e compensazione; il riavvio dei processi di dismissione dei beni militari non più utili alla Difesa, cui corrisponderanno attività per facilitare, di concerto con i Comuni interessati, il dialogo con la realtà militare in Sardegna, con il personale militare e le rispettive famiglie, prevalentemente sarde.
Il tavolo di confronto dovrà essere anche l’occasione per garantire trasparenza e informazione alle popolazioni, a partire dai dati sullo stato dei luoghi e sulla salute, ma anche da un’approfondita analisi degli eventuali costi da mancati sviluppi alternativi dei territori, condotta secondo stardard internazionali.” (http://www.difesa.it/Primo_Piano/Pagine/Difesa_Regione_Sardegna.aspx)
Questo recita il riassunto dell’accordo pubblicato nel sito del Ministero.
Il documento originale, quello che reca le firme di Rossi e Pigliaru, però, dice delle cose diverse: “Con riferimento alle esigenze di armonizzazione e mitigazione, quelle più evidenti sono riconducibili alla riduzione dell’estensione dei poligoni, del demanio militare e delle aree soggette a servitù militari e le connesse occupazioni temporanee.”
Insomma, non si parla più di chiusura di Capo Frasca e di Teulada, ma di “riduzione dell’estensione”.
Pigliaru si è rimangiato tutto e questo spiega il mal di pancia di Maninchedda e tutta la menata pecoreccia su Clint Eastwood.
Rossi è un lupo, Pigliaru una pecora e Manchinchedda non è buono a fare il cane pastore (https://www.sardegnablogger.it/lo-stomaco-di-maninchedda-e-il-nostro-sfintere/).
La pietà mi impone di tacere sugli altri indipendentisti riciclatisi come sovranisti: dalle rape non si cava sangue.
Inutile infierire.
Ma al danno enorme si aggiunge la beffa.
E mi viene spontaneo chiedermi: ma Pigliaru ci è o ci fa?
“Da: Ufficio Stampa Regione Sardegna <ufficio.stampa@regione.sardegna.it> Date: 9 gennaio 2015 20:05 Oggetto: POLIGONI: STOP ALLE ESERCITAZIONI DAL 1 GIUGNO AL 30 SETTEMBRE. PIGLIARU, PRIME MISURE DI MITIGAZIONE DOPO LA FIRMA DELL’ACCORDO A: COMUNICATO STAMPA
Cagliari, 9 gennaio 2015 – “La sospensione delle esercitazioni nei poligoni, compreso Capo Frasca, dal primo giugno al 30 settembre è il primo, incoraggiante, segnale dell’avvio di un dialogo concreto tra la Regione Sardegna e il Ministero della Difesa, così come previsto dall’accordo che abbiamo sottoscritto ieri”. Esprime soddisfazione il presidente Francesco Pigliaru apprendendo l’esito della riunione del Comitato Misto Paritetico che, all’unanimità, si è espresso favorevolmente sull’ampliamento del periodo interdetto agli addestramenti militari a fuoco. Nella seduta di oggi si è inoltre ricevuta assicurazione dal Ministero che presidi antincendio saranno sempre presenti durante le esercitazioni, con il supporto fisso di un elicottero. “La presentazione al Co.Mi.Pa di un calendario che portasse queste date di inizio e fine, indicate dalla Difesa e sottoposte alla valutazione del Comitato, era una condizione che avevamo chiesto e che abbiamo ottenuto, così come la presenza dei presidi antincendio”, spiega Francesco Pigliaru, che sottolinea come la sospensione delle esercitazioni consentirà l’apertura e la fruibilità per residenti e turisti, lungo tutto il periodo, delle spiagge di Porto Tramatzu, Spiagge bianche e Spiaggia degli americani nel poligono di Teulada, oltre che della spiaggia di Villaputzu. “La decisione di oggi manifesta una precisa disponibilità da parte del Ministero ad applicare misure immediate di mitigazione ed è utile a dimostrare fin da subito la volontà di cambiamento, secondo l’intesa che abbiamo firmato. Certamente si tratta di un punto di partenza e non di arrivo per quanto riguarda le interlocuzioni, e siamo al lavoro – conclude il presidente della Regione – per delineare al più presto l’agenda del tavolo”.”
Non servono commenti, siamo alla farsa.
Gli fanno il pacco e se ne vanta pure!
Almeno Don Abbondio aveva l’onestà intellettuale di ammettere la propria viltà.
Ed è inutile attendere l’impennata di orgoglio di Maninchedda: chi non ce l’ha non può darselo.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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