Penso che la toponomastica possa servire a sviluppare la conoscenza della storia, se solo ci fosse la curiosità di capire per quale motivo una piazza o una via portano un determinato nome. Utilizzo questa introduzione come pretesto per lanciare un giochino istruttivo: perché non spieghiamo ai nostri figli il significato di quei nomi nelle targhe?
Ci troviamo in piazza Matteotti. Ce n’è una in ogni città, più o meno. E ci siamo perché oggi è il 22 maggio e proprio in quel giorno del 1885 nacque Giacomo Matteotti, deputato socialista, morto ammazzato per mano fascista nel 1924. Era troppo tempo fa, decisamente. Ma la cosa curiosa è che i motivi della sua scomparsa potrebbero appartenere, senza usare troppa fantasia, ai nostri tempi. La fine di Matteotti è storia di politica, petrolio e danaro.
La politica, dunque. Matteotti è uno di quei deputati che non hanno paura di esporre pubblicamente il proprio pensiero. E infatti attacca Mussolini e il fascismo, ne denuncia i brogli e le violenze contro gli oppositori. Pensava che fascismo e comunismo fossero uguali e contrari, perché entrambi basati sulla dittatura e la violenza. Matteotti era un antifascista e non si nascondeva, in tempi in cui opporsi era decisamente pericoloso.
Il petrolio, per l’Italia, era affare di inglesi e americani. Finché questi ultimi, attraverso la Sinclair Oil, non decisero di provare a estendere la propria influenza, chiedendo (e ottenendo) la concessione per la ricerca e lo sfruttamento delle risorse petrolifere in Emilia e in Sicilia a condizioni estremamente vantaggiose, tra cui quella di non consentire a nessun ente petrolifero statale di trivellare il deserto libico.
Il danaro, inutile dirlo, serviva a oliare i meccanismi del consenso. Le tangenti, attraverso una filiale italiana della Sinclair Oil, finirono nelle tasche di politici di grido del governo fascista, comprese quelle prestigiose di Arnaldo Mussolini, fratello del Duce. Chiamiamola corruzione.
Nel pomeriggio del 10 giugno 1924, Giacomo Matteotti è atteso in Parlamento, dove non arriverà mai. Mentre percorre il lungotevere a piedi viene aggredito da alcuni membri della polizia politica fascista. Caricato su un’auto, viene ucciso a coltellate durante il tragitto e seppellito sommariamente nel bosco della Quartarella, a venticinque chilometri dalla capitale. Il suo corpo verrà ritrovato casualmente due mesi dopo. Con sé aveva una borsa, Matteotti, nella quale probabilmente custodiva i documenti dell’affaire tra Mussolini e petrolieri, il tema del suo prossimo intervento alla Camera.
Che Matteotti sia stato ucciso dai fascisti non vi è dubbio alcuno. Che Mussolini fosse il mandante, nemmeno. Benito non amava le voci contro. E Matteotti, consapevole dei rischi che correva, era uno che rispondeva con queste parole: “Uccidete pure me, ma l’idea che è in me non l’ucciderete mai”.
Vivo in una città in cui le piazze e le vie più prestigiose del centro sono dedicate a re e regine. Ma ce n’è anche una dedicata a Matteotti. E sarei felice se qualcuno, passandoci, si chiedesse il perché.
Camminare sul mare. (di Giampaolo Cassitta)
31 luglio 1979, in mezzo al mare nasce Andrea (di Francesco Giorgioni)
Temo le balle più dei cannoni (di Cosimo Filigheddu)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo non esiste (di Francesco Giorgioni)
Elisa o il duo Mamhood &Blanco? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.925 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design