Vivono insieme e assieme viaggiano per recarsi sullo stesso posto di lavoro. Lui lava i vetri e lei le scale. Di una città dell’Africa settentrionale lui, di un paese del Vesuviano lei. Si saranno conosciuti, ognuno avrà presentato le proprie miserie all’altro, avranno messo insieme quel po’ di coraggio a mordere ancora di questa vita e sono andati avanti. Ogni mattina, stesso treno delle 6:47 da quattro anni. Lei cammina sempre dietro di lui. Gli calpesta l’ombra nei giorni di sole e gli conta le gocce di pioggia che lui si lascia dietro in quelli cattivi. “Guaglio’, come mai solo, stamattina?” chiede il capostazione “Mia moglie è morta sabato”. Non un orpello, un aneddoto, un preambolo. Così, una risposta secca che sbatte la porta in faccia a ogni curiosità a cui, di solito, subito ci si aggrappa per restare ancora umani. Ancora di questo mondo. Il potere distrattore dell’inciucio. Una risposta chiara, di quelle che ci si aspetta quando si chiede un’informazione. A che ora parte il treno? Alle 8:54. Quando ritorna il direttore? Martedì. Quanto costa questo libro? 19 euro e 20 centesimi. Non lo vedo da un po’, ne sai qualcosa? Sì, è morto. In fondo, è un’informazione anche entrare o uscire da questa vita. (Vesuviana, 21 novembre 2016, h 6:58)
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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