Ho pensato ad una vecchia storia prima di scegliere come personaggio del giorno il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler. La storia è tutta americana, pruriginosa, sicuramente bacchettona, ma che ha tenuto sotto scacco nel 1998 il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. Nella vecchia Europa e in Italia soprattutto, abbiamo alzato le spallucce davanti allo scandalo che investì il primo uomo sulla terra: una stagista, pare, si fosse intrattenuta con lui nella stanza ovale della Casa Bianca. La ragazza confessò la storia e tutto divenne di dominio pubblico. Il Presidente venne sottoposto ad impeachment per falsa testimonianza e ostruzione della giustizia. Lo sdegno degli americani non fu per gli atti compiuti dal Presidente con la giovane stagista, ma perché il primo dei cittadini aveva osato dire le bugie al popolo. Oggi sui giornali locali e sui social è di dominio pubblico la notizia di un dialogo registrato tra il sindaco Sean Wheeler e l’allora capogruppo cinquestelle Paola Conticelli. Questo dialogo è stato presentato in Procura e dunque tutto è ancora da verificare. La storia, in realtà, era stata già accennata dalla Conticelli ma il sindaco, in un video postato su Facebook, aveva categoricamente smentito di aver minacciato l’esponente del suo stesso movimento. Il presunto dialogo registrato è piuttosto duro.(è stato anche postato l’audio dal quotidiano La Nuova Sardegna, audio che potete tranquillamente ascoltare e farvi una vostra idea) Il sindaco chiede a Paola Conticelli di bloccare gli articoli scritti dal suo compagno e alla risposta negativa della consigliera: “Ma non esiste”, Sean Wheeler pare risponda: “Al prossimo articolo di merda o cosa è, io chiederò il recall, ok?”. Questi i presunti fatti tutti da verificare. La cronaca ci racconta però che Paola Conticelli è stata espulsa dal movimento (di fatto è stato chiesto il recall) e il sindaco, invece, è stato creduto. Non ha detto le bugie. Non c’è stata neppure la necessità di sottoporlo ad impeachment. Come una volta facevano gli americani. Ho sempre nutrito e nutro grandissimo rispetto per la giustizia e per il lavoro di tutti gli operatori che devono, comunque, districarsi all’interno di strade sempre più impervie. Sono un garantista da sempre e per sempre lo sarò. Mi chiedo e vi chiedo: ma se in una storia del genere fosse invischiato un signore milanese attempato e abbastanza omofobo cosa avremmo detto? Quanto ci saremmo indignati? Quanti post, quanti messaggi di naturale sdegno avrebbero ricevuto i guru che profetizzano: “tutti a casa, vergogna, buffoni?” Ho pensato moltissimo alla parola onestà e ho riflettuto sull’importanza che assume quando si accompagna ad un’altra parola: intellettuale. L’onestà intellettuale è legata al comportamento, al dialogo, al saper costruire una società diversa, più equa, dove non si insultano le persone, dove non si minacciano i giornalisti, dove non si oscurano le notizie, dove tutti hanno il diritto di replica e di dissenso e dove la coerenza ha un senso etico. Una bellissima società immaginata fortemente anche da Casaleggio e dal movimento cinque stelle. Sono convinto che il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler non abbia detto quelle orrende frasi nei confronti di un’altra persona. Quelle frasi sono di solito utilizzate da quelle frange estreme di uomini da prima repubblica, quelli che negano sempre e davanti alle prove riescono sempre a trovare una soluzione: “sono stato frainteso”. Ecco, siccome sono profondamente convinto che Wheeler quelle frasi non le ha dette, se si dovesse scoprire il contrario sono altrettanto convinto che per onestà intellettuale il buon sindaco si dimetterà senza accampare scuse e senza che gli appartenenti al movimento cinque stelle siano costretti, sempre per onestà intellettuale, a chiederglielo.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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