Succede che quando sbarca un carico di disperati, gli ospedali della zona debbono attivare, come sempre succede in caso di emergenza, dei protocolli medici per velocizzare le pratiche di dismissione. Nulla che abbia a che vedere con i disagi ai pazienti. Succede, ormai, che alcuni politici hanno compreso il trucco per fare audience. Il primo in Sardegna è stato Mauro Pili seguito a ruota, su scala nazionale, da Giorgia Meloni, leader del partito di destra Fratelli d’Italia. Ma l’operazione dimostra di aver successo e c’è d’aspettarsi che in breve si diffonderà presto tra i politici, politicamente parlando, più opportunisti e cinici. Per cui ogni qualvolta giungeranno i disperati per nave, basterà chiedere alla talpa dell’ospedale copia del banale protocollo medico, per inscenare la solita solfa del “prima gli italiani”. E’ davvero triste come venga manipolata la realtà dei fatti, parlando addirittura di sfollamento, e di pazienti italiani che debbono lasciare il posto agli immigrati. Tutto falso. La circolare parla molto semplicemente di pratiche burocratiche da accelerare, cosa ben diversa, e di ricoveri programmati da bloccare, perché, molto semplicemente, esiste un protocollo medico, dappertutto, che prevede una scala di emergenze della quale occorre tenerne conto. Nonostante si tratti di una bufala manifesta, già smentita dagli organi competenti, l’odio e la paura ingenerata anche dagli stessi politici in un gorgo vizioso prosegue sulla cresta dell’onda e sulle ali dell’etere. Io penso che non vi sia nulla di più meschino, a livello politico, che strumentalizzare il dramma di questa povera gente e alimentare il peggior sentimento che possa albergare nell’animo umano. Il razzismo. Razzismo che ora, al riparo degli schermi del PC, è diventato terribile, sguaiato, violento, folle. Per cui ecco i nostri politici pronti a scatenare l’inferno per un po’ di visibilità in più, per qualche truce commento a base di barconi da affondare con il loro carico di disgraziati, e di lanciafiamme pronti all’uso. Addirittura ecco in arrivo tempeste di interrogazioni parlamentari e di letteracce dirette a tutti i responsabili del grave fatto. Io non posso credere, davvero, che il Parlamento italiano possa prendere in considerazioni bufale di questa levatura. Ma tant’è. Purché se ne parli. Quanto è nobile la politica. Che attività gratificante, per costoro, poter rientrare a casa, magari salutando famiglia con figli, al termine di una faticosa giornata politica, sentendo di aver fatto il proprio dovere per il bene del paese e dell’umanità intera.
Fiorenzo Caterini, cagliaritano classe '65. Scrittore, antropologo e ambientalista, è studioso di storia, natura e cultura della Sardegna. Ispettore del Corpo Forestale, escursionista e amante degli sport all'aria aperta (è stato più volte campione sardo di triathlon), è contro ogni forma di etnocentrismo e barriera culturale. Ha scritto "Colpi di Scure e Sensi di Colpa", sulla storia del disboscamento della Sardegna, e "La Mano Destra della Storia", sul problema storiografico sardo. Il suo ultimo libro è invece un romanzo a sfondo neuroscientifico, "La notte in fondo al mare".
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