C’è una persona, Pierpaolo Fadda, che da qualche mese si è trovata nella condizione di dover affrontare un nemico spietato. Pierpaolo poteva combattere la sua battaglia nella solitudine di una stanza d’ospedale, chiudendosi in se stesso, invece ha trovato la forza ed il carattere per condividere la malattia col mondo, raccontando le sue giornate, senza rinunciare ai suoi impegni di lavoro e trovando nuovi stimoli per sfidare la minaccia. Pierpaolo Fadda da Barumini, giornalista, 54 anni, dirige la rivista culturale Antas e da qualche mese lotta contro la leucemia. Con lui ho condiviso anni di redazione, ai tempi di Epolis, anche se le nostre sedi di lavoro erano agli estremi dell’Isola. Pierpaolo era uno di quei colleghi umili, gentili, infaticabili, grazie ai quali i giornali vanno in stampa ogni notte. Questa dedizione lo ha accompagnato anche nell’avventura del magazine Antas, fino alla scoperta della malattia, nello scorso mese di maggio. Dopo lo sgomento iniziale, la reazione: entusiasta, piena di vita, uno sberleffo contro quella diagnosi che avrebbe dovuto costringerlo alla tristezza e all’autocommiserazione. E così il suo profilo Facebook è diventato un diario di vita, una vita dentro cui la malattia è solo uno dei tanti aspetti, una vita che ha fatto della stanza d’ospedale una redazione. Eccone un esempio in questo post dello scorso novembre: “Quando uscirò da questo ospedale ho tante cose da fare. Finora ho vissuto una vita bella ma piena di punti interrogativi. Un filino anarchica. La malattia mi ha segnato. Molto. Ho scoperto quanto è labile il confine tra amicizia e conoscenza, tra compagnia e solitudine. Ma mi ha rafforzato molto in alcune mie convinzioni. Due anni fa nacque il giornale Antas oggi siamo in piena evoluzione. Siamo entrati nelle scuole siamo stati tradotti in giapponese e in Sardegna cresciamo. Antas può diventare una vetrina per la nostra terra. Io ci credo e credo che prima o poi il mio sogno di vederlo tradotto in inglese possa realizzarsi. Bisogna crederci. La seconda cosa che voglio fare e’ ancora più importante. Aiutare con tutti i mezzi a mia disposizione il reparto di ematologia che mi ha accolto come un figlio. Trovo scandaloso che esistano ancora bagni 90×140 e che tutto il personale lavori in condizioni di disagio. La stampa ne ha già parlato ma non ci fermeremo qui. La salute e’ il bene piu prezioso che abbiamo. Lo difenderemo con tutta la nostra forza. Ce la faremo. Buongiorno amici”. In bocca al lupo, Pierpaolo!
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
Da Mattarella a Zelensky passando per Sanremo.
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
Un rider non si guarda in faccia (di Cosimo Filigheddu)
Ciao a Franco dei “ricchi e poveri”. (di Giampaolo Cassitta)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo non esiste (di Francesco Giorgioni)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.022 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design