Padre Paolo Atzei è l‘arcivescovo di Sassari. Dall’altare vero e proprio è balzato a quello delle cronache per un predicozzo a forma di intervista che lo colloca di diritto in quell’area della Chiesa italiana che ha deciso di prendere le distanze dalle posizioni dell’attuale Papa. Secondo Atzei, in sostanza, la carità funziona come un’intersezione stradale, dove qualcuno deve dare la precedenza all’altro. Padre Paolo afferma, dunque, che la precedenza ce l’hanno gli italiani.
Per un paio di giorni l’intervista, concessa a una testata cattolica online e prontamente ripresa dal sito di destra riscattonazionale.it, è rimasta in attesa di smentita. E invece è arrivata la conferma, solo con una piccola presa di distanze sul titolo, al solito enfatico come da prassi per questa sorta di bollettino dell’odio riservato ai “veri patrioti italiani”. Che poi sarebbero quelli che apprezzano titoli come: “L’Imam Bergoglio sputa sul cristianesimo: “L’Europa deve molto all’Islam”. Eretico e bugiardo!” oppure “Profughi (finti) danno fuoco al centro d’accoglienza: “Non ci hanno svegliato per la colazione…”.
Ecco, già il fatto di essere finito in mezzo a questa accozzaglia di cretinate, tra un elogio a Casapound e uno a Forza Nuova, tra un insulto a Bergoglio e i soliti “raus” all’indirizzo di zingari e colori diversi dal bianco, avrebbe dovuto ispirare a Padre Paolo quantomeno un senso di imbarazzo. Invece niente. Tutto regolare. Come se improvvisamente il cattolicesimo italiano si fosse avvitato in una spirale populista in difesa di valori incompatibili con quel concetto di “universale” che è il significato stesso della parola greca katholikòs. Da quando in qua, per un cattolico, la carità ha una precedenza stabilita in base alla provenienza geografica?
Eppure il caso di Padre Paolo non è che l’ultimo di una serie. Come spiegare, ad esempio, la campagna antipapale di Magdi Cristiano Allam che gode di grande seguito anche all’interno della Chiesa? A Olbia, per esempio, il suo libro “Islam: siamo in guerra” è stato presentato all’interno di una chiesa, quella dedicata alla Madonna de la Salette. Come se Bersani fosse stato invitato a fare un comizio contro il Governo nell’ufficio di Renzi. Il guaio è che le teorie di Allam sono in fondo molto vicine a quelle di Padre Atzei. C’è una corrente piuttosto consistente, all’interno della Chiesa, che appoggia le teorie di Allam e plaude alle parole dell’arcivescovo. Una corrente che scivola sui binari dell’intolleranza con la scusa della legittima difesa. Una corrente che implicitamente e, sempre più spesso, esplicitamente tende a delegittimare le azioni e il messaggio dell’attuale Papa sudamericano, esaltando al contempo il suo predecessore dimissionario. Insomma, mi pare che anche la Chiesa stia scivolando sugli stessi crinali dove si trovano, in ordine sparso, i nostri inguardabili partiti politici, incapaci di trovare una personalità univoca e in balia delle correnti create dalle paure del momento.
E dunque sia. Facciamo conto che davvero Padre Paolo abbia ragione nel credere che il buon cristiano debba prima fare la carità agli italiani e poi, se ne avanza, agli stranieri. Funzionerà anche per la letteratura? Proviamo. Ai lettori miei connazionali e di pelle bianca chiedo dunque di comprare una copia di “Islam: siamo in guerra”, scritto da un intellettuale egiziano fu musulmano, ma solo dopo aver letto tutti i libri in uscita degli scrittori italiani. Se ne avanza.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design