Molti hanno interpretato la decisione di Nadia, la sposa sussinca abbandonata sull’altare, come una reazione isterica all’epilogo imprevisto delle nozze. Ma come, il promesso marito non si presenta in chiesa e la moglie mancata rispetta il programma come se niente fosse, scegliendo di dar corso ugualmente al banchetto e chiedendo agli invitati di raggiungere il ristorante? Io mi sono fatto l’idea che Nadia – La Nuova Sardegna la chiama così, non so se sia un nome di fantasia o quello reale – non si sia rassegnata al semplice “tanto è tutto pagato”. Io mi sono convinto che Nadia sia una donna molto intelligente, tanto più intelligente perché della forza della mente si dà prova soprattutto nei momenti difficili, come quello che lei ha vissuto sabato scorso, durante quell’umiliante attesa davanti al prete costernato. Io credo che Nadia, realizzato l’inganno, abbia capito che la giornata andasse festeggiata comunque. Perché, avrà pensato, se l’uomo cui ho promesso amore eterno mi pianta così, nel giorno dell’unione solenne, cosa avrebbe potuto essere il resto della mia vita con lui? Con tutta la comprensibile delusione, un matrimonio sfumato è probabilmente una vita salvata e tante sofferenze scongiurate, nonché un “sì” risparmiato a chi ha dimostrato di non meritarlo. Di fronte a questa libertà riacciuffata per i capelli e alle nuove prospettive che si aprono davanti ad una quarantenne nel fiore degli anni, valeva certo la pena di festeggiare. Il pericolo scampato, con una bella bevuta accanto alle persone che davvero ti vogliono bene.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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