Capita, a chi abbia scelto di essere amministratore di un piccolo Comune, di essere costretto a sporcarsi le mani, ad indossare la tuta da lavoro per fare quello che gli operai non possono fare, semplicemente perché di operai lo Stato non te ne ha dati. Il Personaggio del giorno di oggi si chiama Piero Zuncheddu, ha 55 anni, ed è consigliere comunale con delega all’Ambiente del piccolo Comune di Sant’Antonio di Gallura, 1550 abitanti nelle colline a metà strada tra la Costa Smeralda e le vette del Limbara. Non troverete le sua foto a corredo di questo pezzo, perché Zuncheddu è un uomo riservato e, a dirla tutta, non voleva neppure che questa storia avesse troppa pubblicità. A me l’hanno raccontata amici comuni. Quando ho chiamato Zuncheddu a lui è sembrato sorprendente che Sardegnablogger la trovasse interessante. Per lui rimboccarsi le maniche era naturale e la mia meraviglia inspiegabile. Per venire al punto, il Comune di Sant’Antonio è alle prese con una drammatica penuria di personale, come tanti piccoli centri dell’Italia abbandonati al loro destino. Fino allo scorso anno, i lavori di piccola manutenzione al verde urbano venivano curati da ragazzi assunti per i lavori socialmente utili. Da quest’anno, non ci sono più neppure quelli. Allora Zuncheddu ha radunato alcuni amici e li ha convinti che dovevano fare da soli. Ognuno, lui in testa, avrebbe imbracciato il decespugliatore per tenere in ordine piazze e strade del paese. E così l’assessore Piero Zuncheddu fa anche l’operaio, passando senza clamori dalla scrivania alle cunette. In Comune, l’assessore ai servizi sociali partecipa invece alle pulizie degli uffici, anche in questo caso per sopperire alla mancanza di personale preposto. Questa è la bella politica, la politica fatta per spirito di servizio. Per fortuna, esiste ancora.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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