Il personaggio del giorno non ha un nome. La notizia, decisamente curiosa, è arrivata anche da noi, ma non il nome e il cognome della protagonista. Sappiamo solo che si tratta di una persona molto giovane, una ragazza di 18 anni.
Andiamo indietro nel tempo, siamo nel 2009. Il mondo sta lentamente ma progressivamente scoprendo una nuova meraviglia di internet, Facebook. Così anche due signori austriaci, chiamiamoli per convenzione Karl e Anna. Karl e Anna hanno una figlia di undici anni. Scoprendo Facebook decidono di inserire delle foto. Si divertono, ci prendono gusto e inseriscono album dell’ignara figlia: foto della bambina a due anni, poi tre, poi cinque e così via. Gli amici veri e virtuali, che gliene freghi qualcosa o meno, si ritrovano un album di famiglia nelle loro homepage.
Gli anni passano e la bambina cresce. Ha 14 anni e anche lei crea un account sul social. Probabilmente si ritrova ad avere i suoi genitori tra gli “amici”. Quello che è certo e che ci viene riportato da qualche giornale è che scopre le fotografie spiattellate dai genitori. E non ne rimane contenta. Chiede loro di eliminarle quelle immagini che, dichiara, la immortalano mentre è piccola e nuda nel lettino o seduta sul vasino. Niente. Il tempo scorre e la nostra anonima ragazza austriaca compie 18 anni. Nel frattempo i genitori quelle foto non le hanno rimosse, anzi, le dicono che essendo loro ad averle scattate, ne possono fare quello che vogliono. E così, la ragazza, si reca da un avvocato. “Sono estremamente arrabbiata e furiosa. Ne ho abbastanza di non essere presa sul serio dai miei genitori. Non vedo altra possibilità, ora che ho 18 anni, di citarli in giudizio”. Sì, avete capito bene. La ragazza porta i genitori in tribunale. I due social genitori rischiano di dover sborsare fino a 10mila euro. Non so voi, ma pensando alla faccia dei social genitori che si vedono recapitare una comunicazione dell’avvocato, ho sghignazzato di gusto. Chissà se quel mio contatto Facebook che ha postato la foto della sua ecografia è stato raggiunto da questa notizia; chissà se quell’altro che creato una pagina Facebook apposita per il figlioletto di un anno l’ha sentita alla radio come capitato a me ieri. Nel caso i loro figli diventino come la nostra anonima austriaca, si preparino. Ah, della ragazza non si conosce il nome, ma nemmeno, per quanto ho capito, un’immagine. Ma anche qualora se fosse stata disponibile, non l’avrei usata per accompagnare questo pezzo.
Ho usato una foto del fotografo Mikael Theimer che ha una fidanzata timida che non ama farsi fotografare. Lui ha realizzato un servizio dove la ragazza non si fa mai riprendere interamente in viso. Se volete potere vedere le foto qui.
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