Il 10 aprile Nardo Marino aveva eletto Igor il russo Personaggio del giorno di Sardegnablogger. Nella sempre più flebile speranza che il criminale venga presto catturato, i tempi sono maturi per ritornare sul personaggio. Casomai ve lo foste dimenticati, il quarantenne Igor Vaclavic è il presunto responsabile dell’omicidio del barista di Budrio Davide Fabbri e della guardia ecologica Valerio Verri, ucciso quando Igor era già ricercato. La fuga e le ricerche dell’uomo sono state l’apertura di giornali e telegiornali per una buona settimana, durante la quale tutti erano certi che il killer avesse “le ore contate”. Compresi gli alti ufficiali dei carabinieri, messi a capo dei 1200 uomini incaricati di battere le campagne del ferrarese per stringere il cerchio attorno al fuggitivo. Ricordo di aver sentito con le mie stesse orecchie un inviato di Sky che, non so sulla base di quali testimonianze o riscontri, spiegava come Igor si nascondesse sott’acqua, nei canali della pianura romagnola, respirando con delle cannucce, alla moda di certi personaggi dei cartoni animati.
Nel frattempo sono passati due mesi e mezzo e di Igor si sono perse, forse definitivamente, le tracce. Così come della sua presenza sui mezzi di informazione. In questi due mesi si è anche chiarito che Igor è serbo e non russo e probabilmente non il Rambo dal passato militare, come si era detto nelle prime e fantasiose ricostruzioni. Sono andato a cercami un po’ di notizie recenti, per capire a che punto siamo con questa caccia all’uomo.
Dunque, pare che il 17 maggio Igor abbia sfidato le autorità spedendo da Genova una cartolina zeppa di insulti alla compagnia dei carabinieri di Ferrara, nella quale annunciava il suo espatrio clandestino. Difficile dire se si tratti davvero di un messaggio del latitante o, come sembrerebbe più probabile, dello scherzo di pessimo gusto di un mitomane. I carabinieri, viste le infruttuose ricerche, un mese fa hanno librato in volo Predator, un drone con tutti gli ultimi ritrovati della tecnologia che avrebbe dovuto facilitare il monitoraggio dell’area sotto osservazione. Solo che Predator è finito nelle grinfie di un predatore vero, un uccello in transito sulle paludi ferraresi che si è scontrato col drone, facendolo precipitare.
Secondo quanto riferisce Il Giornale, Igor non si sarebbe allontanato e vivrebbe sotto la protezione di un basista, la persona che gli avrebbe commissionato la rapina finita nel sangue al bar di Budrio. Per Libero, invece, a proteggerlo sarebbe una donna.
Mai mi permetterei di dubitare della correttezza di queste informazioni. Faccio però notare che Igor Vaclavic, di cui si annunciava l’imminente cattura ai primi di aprile, è ancora uccel di bosco e nessuno sa realmente dove sia e cosa faccia, così come tutte le illazioni e previsioni sulle sue mosse si sono rivelate totalmente infondate o sbagliate. Come direbbe il vecchio Trapattoni, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design