Quando ho visto Giuliano sul lettino dell’ospedale civile di Sassari, il 22 aprile del 2016, ho subito pensato che non solo non gli sarebbe bastata la sua tempra di Superman per montare nuovamente in sella ad una bicicletta, ma neppure sarebbe stata sufficiente per permettergli una vita normale. Giuliano era incappato in una caduta a bassa velocità, quasi alla fine di un’escursione in mountain bike sulle coste della Gallura. Ma la traiettoria di quell’innocuo capitombolo si era fatalmente conclusa contro un muretto a secco. Trasportato a Sassari in elicottero, a Giuliano erano stati diagnosticati la frattura di tutte le costole (ripeto: tutte le costole), di tre vertebre, di una scapola e un polmone perforato. Questo dissero gli esami. Ieri, 23 aprile 2017, alle 9.47, il mio amico Giuliano Cesaratto, ex nazionale di pallanuoto ed ex giornalista de L’Unità, di anni 69 (ma gliene daresti venti in meno), è salito sulla sua Cannondale e ha pedalato per cento chilometri assieme a me e altri amici, coprendo la distanza tra Arzachena e Castelsardo e passando nello stesso punto dove, un anno prima, le sue ossa avevano fatto crack. Esattamente un anno dopo quell’incidente che ci aveva fatto temere per la sua sopravvivenza, Giuliano ha compiuto un’impresa che sembrava impossibile, per il sommarsi dell’anagrafe e della condizione fisica da cui, un anno fa, abbiamo fatto scattare il countdown. Ieri, 22 aprile 2017, poco prima che noi iniziassimo la nostra cento chilometri, in un altro luogo d’Italia è morto il campione di ciclismo Michele Scarponi. Senza bisogno di dar fondo alla retorica, due pedali, due ruote e una catena rappresentano la vita. Tutto quel che può inaspettatamente regalarti, tutto quel che può improvvisamente toglierti.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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