A Padru, da qualche mese, l’anziano prete è stato sostituito dal giovane don Michelino di anni 31. Grandi cose ha fatto e sta facendo dal suo arrivo, accogliendo in parrocchia tutti quei ragazzi che spesso non sapevano come impegnare al meglio le ore libere dallo studio. Sono stati creati degli spazi ricreativi e, con l’aiuto dei fedeli, altri spazi saranno presto fruibili. Ma il laborioso don Michelino, come tutti, qualche pecca ce l’ha. Dal suo pulpito predica rispetto e perdono, parla di condivisione e amore. Peccato abbia deciso di diffondere i suoi sermoni attraverso le gracchianti plafoniere in distorsione del campanile, violando così lo spazio vitale di chi, dopo una lunga settimana lavorativa, vorrebbe rilassarsi e godere della pace e del silenzio che offre il paese. Più volte gli è stato chiesto di interrompere la bizzarra usanza. Ma, come una rock star, tutte le domeniche alle 10,30 in punto, collega il microfono per propinare la funzione a chi ne farebbe a meno. Caro don Michelino, dai il buon esempio. Ama il prossimo tuo come te stesso. Come da predica.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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