Sostiene l’avvocato Carlo Taormina che la responsabilità morale della strage di Orlando vada fatta cadere sui due gay che si baciavano, perché questa effusione tra omosessuali avrebbe armato la mano del killer (nato a New York). Più che all’esecutore materiale, la carneficina andrebbe imputata ad un gesto affettuoso tra due persone che si amano. Non c’è bisogno di commentare l’assurdità di questa affermazione, chiunque è in grado di comprenderla. Penso piuttosto alla figura dell’avvocato Taormina, al ruolo che ha avuto da professionista, da politico e da insegnante. Perché quel tweet non è stato lanciato in rete da un uomo qualunque. Taormina è stato sottosegretario al ministero dell’Interno, è stato l’avvocato del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il difensore di tanti altri imputati illustri, ha presentato tante proposte di legge, è stato docente universitario di procedura penale. Taormina è stato una figura importante della Seconda Repubblica, quella nata dalle ceneri di Mani Pulite e che avrebbe dovuto correggere le storture della Prima Repubblica. Berlusconi, allora l’uomo più potente d’Italia, gli riconosceva autorevolezza e prestigio. Nelle aule di giustizia Taormina è temuto e rispettato. Carlo Taormina ha 75 anni. Nel tempo dei bilanci, dei consuntivi, delle ultime note biografiche, Taormina ha concluso che quei cinquanta ragazzi siano stati abbattuti non da un mitra ma da un gesto d’amore, compiuto da chi non si vergogna a manifestare i propri sentimenti. Taormina è stato un importante uomo delle istituzioni. Non so come sia stato possibile.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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