Il personaggio del giorno è Bruce Springsteen.
In North Carolina è stata appena approvata una legge, la HB2, chiamata dai giornalisti “La legge dei bagni”. I bagni sono le toilettes pubbliche e la HB2 vorrebbe disciplinare l’uso dei bagni pubblici da parte delle persone transgender. In pratica, come Elisabetta Gardini a suo tempo pretese di fare con Vladimir Luxuria nei bagni di Montecitorio, la HB2 vorrebbe dire a certe persone: tu hai o hai avuto il pisello, e dunque pisci in piedi; tu invece, avevi o hai qualcosa che somigli a una patata? Bene, pisci sedut*, anzi, seduta.
Il Boss, anzi, The Boss, non ha gradito, e con un gesto che probabilmente sta mettendo in difficoltà le autorità di quello Stato molto più che una sanzione amministrativa o giuridica, ha deciso di annullare il concerto previsto a Greensboro per la giornata di domani. Oggi il mondo parla di questo.
Su Bruce Springsteen si potrebbe dire un oceano di cose, sulla sua poetica, su quella capacità di restare in equilibrio tra un successo planetario e la riservatezza del personaggio, sull’essere riuscito, da icona, a trattare temi scabrosi e-per la percezione che abbiamo a volte dell’America- controcorrente. A me di tutte queste cose ne viene in mente soprattutto una, che riguarda gli Stati Uniti in generale. A volte penso che, al di là degli eccessi e delle storture sul sistema economico globale imputabili a quel mondo, a quel modello di vita, a quel modo di imporsi al pianeta con la forza delle armi e dell’economia, occorrerebbe ogni tanto fermarsi e gustarsi certe perle di vivere civile, certe lezioni di democrazia e di sinistra.
Una cosa che, prendiamo l’esempio del concerto annullato, in Italia ci manca terribilmente.
Una cosa un po’ lontana, scusate se mi scappa, dallo spettacolo offerto da alcuni Verdone di casa nostra.
Nacqui dopopranzo, un martedì. Dovevo chiamarmi Sonia (non c’erano ecografi) o Mirko. Mi chiamo Luca. Dubito che, fossi femmina, mi chiamerei Sonia. A otto anni è successo qualcosa. Quando racconto dico sempre: “quando avevo otto anni”, come se prima fossi in letargo. Sono cresciuto in riva a mare, campagna e zona urbana. Sono un rivista. Ho studiato un po’ Filosofia, un po’ Paesaggio, un po’ Nuvole. Ho letto qualche libro, scritto e fatto qualche cazzata. Ora sto su Sardegnablogger. Appunto.
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