Bertrand Piccard: segniamoci questo nome. Perché se avremo abbastanza vita da poter viaggiare, un giorno, su un aereo di linea silenzioso e a consumo zero, una parte del merito lo dovremo anche a questo 58 enne psichiatra svizzero con la passione per il volo e le energie pulite, ultimo campione di una famiglia di inventori e avventurieri. Il padre, Auguste, fu il primo uomo a vedere gli abissi marini, toccando il fondo della Fossa delle Marianne sul batiscafo italiano Trieste. All’alba di questa mattina, il suo velivolo Solar Impulse è atterrato in Spagna, all’aeroporto di Siviglia, dopo la trasvolata dell’Atlantico partita 70 ore prima da New York. Neppure un goccio di carburante è stato bruciato per quest’impresa. Il Solar impulse è un trabiccolo monoposto alimentato da 17 mila celle solari, capaci di sviluppare l’energia necessaria per sospingerlo in giro per il mondo: il progetto, infatti, è partito lo scorso anno e Piccard ha già varcato il Pacifico, volando dal Giappone alle Hawaii in cinque giorni e cinque notti. Per 70 ore, Piccard ha sentito solo il fruscio del vento e ogni altro sospiro del cielo, trovando anche il tempo di rispondere alle telefonate dei giornalisti che lo contattavano durante il volo e ai quali lui serenamente ha risposto, trasmettendo con le sue parole tutta la pace di quelle ore di silenziosa immersione nell’azzurro, tra cielo e oceano. È ancora troppo presto per dire che queste prove siano l’anticamera all’introduzione dell’energia solare nell’aviazione commerciale, ammette lo stesso Piccard, e del resto le prestazioni di questi mezzi sono ancora molto ridotte. E però, quando il progetto è iniziato, molti dubitavano che il Solar impulse sarebbe mai riuscito a staccarsi da terra.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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