Se stai cercando il biochimico Gaetano Quagliarello vedi “Gaetano Quagliarello biochimico”, mi dice in prima istanza Wikipedia. Invece cerco il Gaetano Quagliarello politico e accademico italiano, ex ministro del Governo Letta, un lontano passato da radicale, poi Forza Italia, quindi alfaniano e ora in proprio con il gruppo “Idea”. Porta anche la sua firma un emendamento proposto alla legge Cirinnà che punta a criminalizzare la pratica della maternità surrogata. Per capirci, Quagliarello e i suoi propongono più o meno questo scenario: una coppia italiana, di ritorno da una qualsiasi nazione dove si possa ricorrere legalmente all’utero in affitto, viene fermata in aeroporto. Un pubblico ufficiale (immagino la polizia di frontiera) li ferma immediatamente e sottrae loro il pupo. I due genitori vengono incriminati in base a un’ipotesi di reato che prevede una pena detentiva fino a dieci anni e una multa di 4 milioni di euro. E il bambino? Finisce in ospedale o in un orfanotrofio (oggi lo chiamano casa famiglia) in attesa che la burocrazia italiana ne decida le sorti attraverso le pratiche di adozione.
E’ un capolavoro di cattiveria, questo emendamento. Sbatti in galera i genitori, strappagli il figlio dalle braccia e affidalo alla solitudine e alla burocrazia. Eppure è questo il modo in cui Quagliarello Gaetano e compagnia intendono normare una questione estremamente complessa, in cui si intrecciano principi morali e religiosi, valori, sensibilità e diritti. Avere un figlio è la cosa più bella che possa capitare a una coppia che decide di vivere insieme, caro Quagliarello. C’è il desiderio di vederlo crescere, quel figlio, di accudirlo e seguirne i progressi, di aiutarlo ad affermarsi, di spendere per lui ciò che magari nessuno ha speso per te, tempo ed energie. E, per avere un figlio, si è disposti ad accettare anche ipotesi che mai sarebbero state prese in considerazione se la ricerca scientifica non le avesse rese disponibili come alternative agli incastri imperfetti che la natura, molto spesso, ci riserva.
Nell’Idea di Quagliarello non c’è niente di tutto questo. Solo repressione, solo cattiveria, solo oscurità. Cosa aspettarsi, del resto, da un politico che, parlando al Senato, definisce il Family day “una delle più imponenti manifestazioni che l’Italia ricordi”?
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design