“Caminau scrutzu cumenti a una bèstia, fia sempri scrutzu fintza a dox’annus. Dònnia merì furriau a domu a bidda e fia totu spina in is peis, sa bonànima de mama mi pigàt in coa e mi ndi bogàt sa spina”. Poche righe dalla biografia di Cosimo Lai, scritta nel campidanese di Sinnai e curata dal Personaggio del giorno di oggi: Amos Cardia. Cosimo Lai è stato uno dei più valorosi ciclisti dilettanti sardi degli anni sessanta, tanto da sfiorare il professionismo, ma è stato anche pastore e poeta improvvisatore. La sua storia è una delle tante vite romanzesche e avventurose che si possono conoscere girando in lungo e in largo per la Sardegna, se solo si ha la pazienza di fermarsi ad ascoltarle: Lai crebbe appresso alle pecore, ma un cuore da atleta gli permise di trionfare in tante gare importanti. Ad esempio il campionato sardo dilettanti del 1961, 201 km da Ozieri al traguardo di Cagliari che Lai, vestito con la divisa della Gialeto Serramanna, tagliò con oltre dieci minuti di vantaggio sul campione uscente Murgia, della Vadilonga. Bastano le memorie di Cosimo Lai per fare di Amos Cardia il Personaggio del giorno? No. C’è tutto un modo di concepire la vita e lo studio, per spiegare la scelta di oggi. Quarantuno anni, di Sinnai, Cardia potrebbe essere definito “l’intellettuale in movimento”. Ha studiato scienze politiche laureandosi con una tesi sulla storia dell’Isola nel settecento, ha conseguito un master sulla lingua sarda, ha curato un cospicuo numero di pubblicazioni sulle varianti linguistiche e sugli aspetti antropologici delle nostre comunità. È anche un giornalista pubblicista e ha collaborato per il quotidiano Epolis. Ma a tutta questa produzione intellettuale alterna – o, meglio, aggiunge – la sua attività di guida cicloturistica e l’organizzazione di itinerari e manifestazioni di mountain bike, percorsi che attraversano ogni Sardegna. Tra le prossime, la “Sardegna divide”, con partenza da Alghero il 7 aprile ed arrivo a Olbia il 9, per circa duecento chilometri che saranno suddivisi in tre tappe. E poi, ancora, la Mayland, una non stop in sella che si svilupperà tra il 22 e il 25 aprile prossimi. Tutte iniziative che Cardia programma con la sua associazione SardiniaBiking e che fanno di lui uno dei principali interpreti del turismo attivo nella nostra Regione. Una risorsa decisiva, quella del turismo attivo, se si vogliono realmente estendere i ristretti limiti stagionali del comparto. La facilità di scrittura di Amos Cardia, dopo essersi dispiegata nell’ambito filologico, si è naturalmente estesa anche all’attività di esploratore in bicicletta, con guide e diari di viaggio. È questa combinazione di mente e corpo che fa di lui il Personaggio del giorno: non uno statico uomo di lettere arroccato dietro la cattedra, ma uno studioso delle realtà anche attraverso il prezioso conforto della bicicletta. Strumento di trasporto e comunicazione che, con i suoi ritmi umani, facilita l’osservazione, la percezione della complessità e della bellezza. La bici lascia il tempo di riflettere, pensare, capire e la fatica non ostacola queste acquisizioni, al contrario le favorisce in un processo liberatorio. Difficile dire dove finisca il pensatore e dove inizi lo sportivo, molto più semplice concludere che siano due aspetti complementari di un intellettuale che, dalla sua Isola, guarda al mondo. “Un occhio ai libri, due al mondo”. Max Leopold Wagner teneva sempre a mente questa massima di Goethe, quando girava i villaggi della Sardegna per scoprire i segreti delle sue lingue. Intendeva dire che la realtà si trasforma in maniera così rapida da sfuggire alla sua rappresentazione fissata in uno scritto: occorre indagarla continuamente. La storia di Cosimo Lai ha viaggiato sulle ruote di una bici come quella di Amos Cardia, che avanza tra penna e pedali. E così fu per Max Leopold Wagner, che i sardi li studiò spostandosi di paese in paese in sella ad una bicicletta.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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