Tra i tanti personaggi del giorno che giravano intorno (il Papa a Milano, Alfano che non gradisce la satira di Gazebo, i tifosi albanesi che poco c’entrano con lo sport) ho deciso di scegliere i nostri affezionati e amatissimi lettori di “sardegnablogger” che si sono dimostrati davvero eccezionali per la solidarietà e l’affetto nei nostri confronti. Come ormai ben sapete la pagina “sardegnablogger” è stata incredibilmente oscurata da facebook: meglio è completamente sparita dalla galassia di internet, un oblio repentino e oscuro e, probabilmente, sospetto. La pagina aveva oltre 15.000 sostenitori, persone che avevano messo, nel corso di quasi quattro anni, il loro “mi piace” e seguivano – alcuni assiduamente, altri di tanto in tanto – i nostri post apprezzandoli o, come si conviene alla dialettica, criticandoli. C’eravamo crogiolati in questa bambagia virtuale – noi e voi – e nel corso degli anni non c’eravamo neppure resi conto che questa era diventata una famiglia molto allargata: molti avevano abbandonato la pagina lasciando spazio a nuovi lettori. La chiusura improvvisa della pagina (per la quale ci sono indagini in corso) ci ha inizialmente gettato nello sconforto più assoluto. Siamo una testata giornalistica con un sito registrato e potevamo – e possiamo – continuare a fare ciò che molti di noi chiamano “felice mestiere” gratuito e appagante dal sito ufficiale, (www.sardegnablogger.it dove trovate tutti i nostri post dal 2015 ad oggi) ma Facebook è la piazza dove siamo nati e cresciuti, è il front-office dove ci si incontra ormai quasi tutti. È stato come se ci chiudessero tutte le sedi periferiche e ci restasse solo il sito, la redazione centrale. Non poteva e non doveva finire in questo modo. Ci siamo tutti guardati negli occhi nella nostra chat redazionale (riusciamo a fare anche questo…) e quasi all’unisono ci siamo detti: ripartiamo e facciamo nascere, in attesa degli sviluppi, una nuova pagina e chiamiamola “sardegnablogger news” e vediamo se riusciamo ad avere almeno un centinaio di “mi piace” nel primo giorno di lancio. Ed invece. Noi non avevamo ben capito che la pagina di sardegnablogger era diventata, negli anni, un appuntamento di e per molti; non avevamo capito che intorno a noi c’era molto affetto, curiosità, stima. Non avevamo capito (o, forse, avevamo quasi pudore ad ammetterlo) che noi non avevamo un semplice e affezionato “pubblico” ma intorno alla pagina c’erano persone attive, vive, vicine, che hanno dimostrato la loro forza d’animo, la loro solidarietà che si è tramutata in una marea di “mi piace” giunta in pochissime ore. Al primo giorno della “riapertura” abbiamo superato i 1500 sostenitori ed è, davvero, un qualcosa di bello, affasciante e commovente. Significa che sardegnablogger non è nostra ma è di tutti quelli che ci hanno sostenuto, ci hanno creduto e continuano a farlo. Forse le cose non nascono per caso e forse 15.000 “mi piace” era un traguardo che ci aveva lentamente e distrattamente appagati. Si doveva tornare in piazza e ricominciare con il gusto di vedere molti di voi scriverci messaggi e darci il coraggio di continuare. È bello poter dire che il popolo di internet, quello vero, passionevole e serio diventa “personaggio del giorno” ma non solo per un giorno. Per noi siete i nostri amatissimi lettori. Tutti, indistintamente. Lettori curiosi e attenti, sempre pronti ad intervenire e a dire la vostra dentro la pagina di sardegnablogger che, da oggi, è diventata “news”: una rinascita e una ripartenza con la stessa voglia e la grinta di sempre. Grazie soprattutto a voi.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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