Stichting Humanity
Wat doen we?
Wij zetten ons in voor mannen die slachtoffer zijn geworden van huiselijk geweld, al dan niet met kinderen. Dit kan geweld van de partner zijn (zowel mannelijk als vrouwelijk), maar ook in een bredere zin: geweld in huiselijke kring.
En we bedoelen meer dan alleen een klap. Met geweld bedoelen we zowel fysiek als geestelijke mishandeling.
Cosa facciamo?
Ci impegnamo a favore degli uomini che sono diventati vittime di violenze domestiche, con o senza figli. Questo può comprendere casi di violenza da parte del partner (tanto maschile, quanto femminile), ma anche in senso più ampio la violenza all’interno della famiglia.
E intendiamo dire che si tratta di più che un ceffone. Con “violenza” si intendono tanto i maltrattamenti fisici quanto quelli psichici.
Penso che la maggior parte di quelli che leggono queste parole reagiranno con incredulità.
Ad altri forse verrà da ridere.
Io una volta mi son trovato costretto a chiedere aiuto, urlando nella tromba delle scale.
La mia partner di allora mi stava picchiando e io avevo paura di non riuscire a controllarmi più.
I vicini hanno chiamato la polizia ed è stata una delle esperienze più umilianti della mia vita, anche se i poliziotti non si sono mostrati per niente stupiti.
Mi è venuto da piangere e uno dei poliziotti mi ha detto: “Succede nelle migliori famiglie.”
Ho chiuso la storia con quella donna e non ho più pensato a quell’esperienza.
L’ho raccontata forse a due persone in tutto e sono passati quasi 25 anni.
Non è facile parlarne.
La violenza femminile esiste e non c’è motivo per cui non dovrebbe esistere.
L’emancipazione e la liberazione femminili hanno liberato tutte le donne da molti degli schemi sociali che le ingabbiavano nel passato.
Tutte.
Non solo quelle buone e giuste, ma anche le altre, quelle che non sono meglio degli uomini peggiori.
Questo è uno dei prezzi da pagare per essere tutti più liberi, uomini e donne.
In una società più libera c’è–e ci deve essere–più libertà per tutti, anche per i “brutti, sporchi e cattivi”.
Almeno fino a quando non passano i limiti del codice penale.
E allora perché far finta che non esistano donne guaste, così come esistono gli uomini guasti?
E, se state pensando che, comunque sia, le donne violente siano numericamente inferiori agli uomini, questo è in generale anche vero, ma non all’interno della coppia: “A Chicago, tra il 1965 e il 1993 ci sono stati 2556 omicidi compiuti all’interno di una coppia e di queste 2556 vittime 1271 erano di sesso femminile, uccise dal partner maschile, e 1227 di sesso maschile, uccise dal partner di sesso femminile”. (MANUALE di CRIMINOLOGIA CLINICA – Pagina 357 – Resultaten voor Z)
Certo, questi dati possono riferirsi solo a un paese in cui la vendita delle armi è libera: ammazzare il marito con una pistola è molto più facile che farlo a mani nude o con un ferro da stiro.
Ma–a meno di non voler finire a pensare che le donne americane siano intrinsicamente più feroci di quelle italiane–mi chiedo perché la violenza femminile in Italia non faccia notizia.
Visto che è impossibile che non esista, penso che questo silenzio sia il risultato di una “congiura” tra femministe assatanate e maschi retrogradi: a nessuno dei due gruppi fa comodo parlarne.
Alle femministe, per ovvi motivi–“Le donne sono tutte buone e sempre vittime dei maschi”–mentre ai maschi retrogradi, perché non ci fanno una bella figura a far sapere in giro che esistono anche donne che menano i partner.
Secondo me, invece, la violenza femminile è soltanto un’inevitabile sottoprodotto della liberazione femminile e in questo senso un segnale positivo, per quanto “sgradevole”, soprattutto per le vittime.
La violenza femminile esiste ed è inevitabile.
Negarne l’esistenza serve soltanto a incoraggiarla.
P.S.; ebbeh; e io mica dico che la violenza femminile sia sempre una cosa brutta: http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/afghanistan_madre_poliziotto_ucciso_strage_talebani_nuora/notizie/1029603.shtml
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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