Massimo Ragnedda Ci sono argomenti più sensibili di altri: quello religioso e della differenza culturale è sicuramente tra questi. Ora, senza polemizzare, mi e vi chiedo: perché la sinistra (perlomeno quella critica) è così pronta a criticare il bigottismo della Chiesa Cattolica mentre ha paura o remore a criticare il bigottismo delle altre religioni, quali Islam, Induismo e Ebraismo? Perché la critica nei confronti delle posizioni omofobe, sessiste e contro i diritti sociali assunte dalla chiesa danno giustamente il via ad una marea di indignazione e proteste, mentre accettiamo – o taciamo – il bigottismo delle altre religioni? È paura di essere bollati come razzisti o, davvero, crediamo che nel nome del rispetto delle altre religioni e culture, dobbiamo tollerare le posizioni bigotte assunte dalla altre religioni? Ci sono forse bigottismi e bigottismi? Può, la paura di essere considerati razzisti, bloccare il dovere morale di denunciare queste forme di oscurantismo? Può, questa paura, creare una forma di autocensura nei confronti delle posizioni medioevali assunte da altre religioni e culture? Tra i vari insegnamenti del secolo dei Lumi, e di Kant in principal luogo, vi è il dovere morale di denunciare l’oscurantismo e le forze reazionarie. Non si può stare zitti di fronte all’ingiustizia. Principio, divenuto nel tempo, anche uno dei capisaldi della sinistra. Allora perché questa paura? Perché questo silenzio complice? Perché dobbiamo tollerare le posizioni omofobe assunte da altre religioni, mentre critichiamo (giustamente) quelle della Chiesa Cattolica Romana? È solo la paura di essere considerati islamofobi o antisemiti, o pensiamo veramente che tollerare l’altrui intolleranza sia una forma di rispetto nei confronti delle altre religioni e culture? E tollerando l’intolleranza non rischiamo, alla lunga, di far trionfare l’intolleranza?
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
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Lo specchietto (di Salvatore Basile)
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Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
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