Da dove entra il demonio? Dalla vagina. Erano tutte donne le “clienti” di Salvatore Anello, sacerdote conosciutissimo, in quel di Palermo, per quella sua speciale abilità. Infaticabile combattente del Maligno che individuava dopo attente perlustrazioni corporali. Compiute, sia chiaro, nel nome del Padre.
“Guarisci, io ti benedico” . Anello pronunciava la frase magica palpeggiando il corpo da liberare, facendo scivolare la mano sotto le mutandine, raggiungendo infine il suo Demone e accarezzandolo. Lui, cappellano di ospedale, abituato alla malattia e alla sofferenza, sapeva benissimo quanto la sua veste carismatica potesse rappresentare il conforto e la salvezza, dell’anima e del corpo, per quelle donne fragili, incapaci di accettare una patologia e pronte ad affidarsi alla forza divina racchiusa in quel corpo di uomo ammantato di spiritualità. E quando la dodicenne epilettica chiedeva spiegazioni sul percorso di quelle carezze, frate Anello rispondeva: “È il Diavolo che ti fa dire queste cose, io sto solo invocando il Demone della lussuria per liberarti”.
Anello aveva un compare, un altro insospettabile, stavolta vestito da ufficiale. Il colonnello dell’Esercito, Salvatore Muratore, faceva parte di un gruppo di preghiera. Pure lui aveva fama di guaritore ed esorcista. Convinceva le sue vittime di essere possedute e, per loro, organizzava le preghiere di liberazione. Per le madri, per le figlie. L’Esercito, va sottolineato, lo ha scaricato prontamente perché certi comportamenti rischiano di screditare tutti i suoi colleghi. Quello che la Chiesa ha capito con enorme ritardo. Sempre che lo abbia davvero capito.
Anche stavolta, infatti, colpisce l’atteggiamento di omertà che ha accolto le vittime nel momento in cui si sono rivolte ad altri sacerdoti per ottenere aiuto. Uno di essi avrebbe sconsigliato la denuncia per non pregiudicare il percorso di purificazione che il colonnello si accingeva ad intraprendere. Quindi erano a conoscenza di quanto avveniva durante le preghiere di liberazione. Altri uomini di Chiesa hanno promesso incontri con il vescovo per poi dileguarsi o raccomandato denunce ecclesiastiche, in maniera da lavare in famiglia i panni sporchi.
Il celebre esorcista Gabriele Amorth, passato a miglior vita, era convinto che “nessuno crede nell’esistenza di Satana. Non ci credono e dunque non credono negli esorcismi”. Non credo avesse ragione. Satana c’è. Ma, spesso, ha sembianze umane, parole di preghiera e un’impercettibile bava tra le labbra.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
Un rider non si guarda in faccia (di Cosimo Filigheddu)
Ciao a Franco dei “ricchi e poveri”. (di Giampaolo Cassitta)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo non esiste (di Francesco Giorgioni)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.021 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design