Ho deciso di prendermi una licenza e di scrivere qualcosa su una persona che conosco abbastanza bene. Si tratta di Gianni Iervolino che, per qualche decennio, è stato il mio editore, il proprietario dell’emittente televisiva alla quale ho reso i miei modesti servigi fino a poco meno di due anni fa.
Gianni Iervolino è un imprenditore piuttosto famoso. Ha cominciato vendendo carta igienica per le strade con un carretto ed è arrivato a possedere un piccolo impero: lavanderie industriali, uno stabilimento che sfornava prodotti in carta, una tv e una radio. Insomma, come si dice, uno che si è fatto da solo. Impero che, negli ultimi anni, si è assottigliato paurosamente, per via di scelte rivelatesi errate, mutate congiunture economiche e soprattutto, ne sono convinto, per l’incapacità di adeguarsi ai cambiamenti epocali con cui tutti abbiamo dovuto fare i conti.
Gianni Iervolino, nella giornata internazionale della donna, ha trovato il modo di finire in prima pagina. Non per l’ennesima vertenza ma per aver disatteso una precisa disposizione dell’autorità giudiziaria che gli intimava di non avvicinarsi alla donna che lo aveva denunciato per un “pressing” indesiderato nel suoi confronti. Incurante del pericolo e dei suoi 72 anni suonati, Iervolino sembra abbia scavalcato un cancello e depositato un mazzo di fiori con annesso messaggino d’auguri alla sua “amata”. Impresa degna del miglior Nino Castelnuovo il quale, per uno strano scherzo del destino, viene ricordato più per il plastico salto della staccionata come testimonial di un olio di semi che per la sua brillante carriera da attore. Per niente impressionati dalla performance atletica, i carabinieri sono passati alla fase due ed è scattato l’arresto.
Fin qui la cronaca di un momento di (stra)ordinaria follia che presenta aspetti quasi comici, se non fosse che di mezzo c’è una questione delicata e spinosa: il diritto di ogni persona di vivere liberamente la propria vita che spesso si scontra con la voracità delle ossessioni travestite da amore. Ragion per cui un gesto apparentemente romantico e persino spericolato, diviene l’ennesima, fastidiosa, pericolosa violenza.
In giorni in cui centinaia di suoi dipendenti attendono con il fiato sospeso la soluzione di vertenze estremamente complesse, Gianni Iervolino ha scelto un modo stravagante di finire in prima pagina, guadagnandosi gli arresti domiciliari per stalking proprio nella giornata internazionale della donna. Una vera impresa.
Mai avrei immaginato di scrivere questo personaggio del giorno. Nel farlo, ho provato a mettere da parte un bel po’ di sentimenti, essendo lo sconcerto quello prevalente.
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