Wikipedia gli dedica una biografia di poche righe. In effetti, più che il nome di Evan Spiegel conosciamo la sua creatura. Si chiama Snapchat. La app di messaggistica, all’esordio a Wall Street, ha fatto boom. E Spiegel ha guadagnato un miliardo e mezzo di dollari in poche ore.
Per me, che non ho mai utilizzato Snapchat, il successo di questa app è un mistero e anche una sorpresa. Pensavo che ormai gli strumenti a disposizone per spedire messaggi e viaggiare nei social fossero consolidati. Invece no. C’è sempre qualcosa di nuovo su cui vale la pena scommettere. E l’idea di Evan Spiegel è decisamente brillante.
Snapchat mi fa pensare al delitto perfetto. Puoi spedire foto o brevi video che si autodistruggono dopo essere stati visualizzati. Non a caso, la app ha cominciato la sua ascesa grazie agli studenti di Stanford che la utilizzavano per passarsi i compiti in classe. Oggi Snapchat viaggia a gonfie vele; nell’ultimo anno è cresciuta del 600% e le prospettive sono ancora più rosee.
Evan Spiegel ha 26 anni ed è il miliardario più giovane del mondo. Non che stesse male prima di Snapchat. Figlio di avvocati, cresciuto in una villa dalle parti di Malibu, era però appassionato di snowboard, sport che praticava, come ci racconta “Il Sole 24Ore”, raggiungendo le nevi del Canada in elicottero. Insomma, un’infanzia felice e senza problemi. Dicono sia carismatico, tenace e pure testardo. Sarà per questo che ha rifiutato 3 miliardi di dollari da Zuckerberg e 4 da Google per cedere la sua app. Il resto è ordinaria banalità: belle auto, belle donne e case da sogno. Con un’eccezione curiosa. Avrebbe deciso di fare sesso con la moglie, la top model Miranda Kerr, solo dopo il matrimonio.
Attenti. Questo post si autodistruggerà dopo essere stato visualizzato.
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