Tomato woman
È una di quelle notizie così bestiali e disumane che leggendola ci rendiamo conto di quanto la fantasia non ricopra alcun titolo. Non ci sarebbe da sorprendersi, visto che il personaggio è talmente legnoso da poter essere usato per il caminetto. Parlo di Erdoğan e della sua proposta presentata attraverso l’Akp in Parlamento, con un provvedimento, nella notte di giovedì 17 novembre ed il cui testo integrale ora, proprio mentre scrivo il post, si sta discutendo in Aula. L’idea è volta a depenalizzare la violenza sessuale sui minori, se l’atto è avvenuto in modo consensuale e il suo autore accetta di sposare la vittima. Come se questo non fosse già abbastanza, il disegno di legge contempla anche la sospensione dei processi e condanne fino al 16 novembre 2016 per gli abusi sui minori già commessi e con procedimento penale in atto.
Com’è che non ci abbiamo pensato prima? La maniera più razionale e decisiva per arginare una piaga e risolvere definitivamente il problema è depenalizzare il reato ad essa collegato. Un crimine affligge la comunità? Basta cancellarlo dal codice penale, renderlo lecito ed ecco che magicamente non esiste più.
Ce lo suggerisce anche Dante nel canto V dell’inferno dove, parlando di Semiramide, afferma:
A vizio di lussuria fu sì rotta, che libito fé licito in sua legge, per tòrre il biasmo in che era condotta.
[Fu così incline al vizio della lussuria, che rese lecito per legge ciò che a ciascuno piaceva, per cancellare il biasimo in cui era caduta.]
Una norma che, peraltro, accrescerebbe ulteriormente l’aberrante fenomeno delle “spose bambine”, realtà già pesantissima per la Turchia che, con il 14% di matrimoni precoci, risulta oggi al secondo posto in Europa. Percentuale destinata ad aumentare proprio in virtù di questo procedimento. Calpestati i diritti basilari dei bambini, la violenza maschilista e pedofila viene resuscitata dalla sintesi della loro collettiva barbarie.
“C’è stato uno stravolgimento strumentale degli obiettivi del disegno di legge” – si affretta a rispondere – “che, invece, servirebbe a scongiurare le conseguenze legali in cui si imbattono le coppie che hanno rapporti consenzienti e vogliono sposarsi prima della maggiore età”. Ovviamente non specifica che quelle bambine spesso diventano consenzienti a suon di botte o perché la famiglia ha ricevuto un indennizzo in denaro per l’utilizzo del loro corpicino. L’anno scorso il presidente Erdoğan, in risposta ad un gruppo di femministe, ha detto: – Dio ha affidato le donne agli uomini –
E invece l’umanità dovrebbe aver paura di questi uomini. Orgogliosamente e superbamente ignobili.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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