E così, alla veneranda età di novant’anni, Queen Elizabeth the second, oggi insignita dell’ambito riconoscimento di personaggio del giorno di SardegnaBlogger, si ritrova in mano un regno sull’orlo del collasso geografico e sociale. L’amabile vecchina rischia di passare alla storia come la regina del disastro. Eppure, superata non senza difficoltà la burrasca della morte di Lady Diana, sembrava che la strada fosse in discesa.
Disinnescata la mina vagante di famiglia, il primogenito Carlo, Elisabetta avrebbe potuto godersi gli ultimi anni in tutta serenità, in attesa della morte, unica eventualità in grado di far traslocare lo scettro nelle mani di quell’antipatico del figlio. Invece, è successo il finimondo.
Un premier tra i più asini che il regno abbia mai vantato, David Cameron, ha deciso di giocarsi l’unità del glorioso impero per due soldi bucati. Per dare un calcio in culo ai nemici interni del suo partito conservatore, Cameron ha tirato fuori l’arma del referendum Brexit. Ma, sparando, è stato travolto dal rinculo, come capitò al sottoscritto quando, durante il servizio di leva, si ritrovò per la prima volta a tu per tu con il famigerato Garand, terrificante fucile semiautomatico in voga negli Anni Trenta, capace di rovesciare un rinoceronte gravido.
Il rinculo, però, se l’è beccato pure la regina che, dopo aver tirato un sospiro di sollievo per la sconfitta al referendum dei soliti indipendentisti scozzesi, se li ritrova ora più ringalluzziti che mai e incazzati neri per un addio all’Europa che, dalle parti di Edimburgo, praticamente nessuno ha sottoscritto. Per non parlare di quell’altro serbatoio di grane che si chiama Irlanda del nord.
Dicono che The Queen sia, a giusta ragione, furiosa per come sono andate le cose. Immaginiamola mentre ne discute con il vegliardo consorte, Filippo (sposato nel 1947) paventando nuove faticosissime trasferte in giro per il reame e i paesi amici, ai quali dovrà pure presentarsi per spiegare un po’ di cose. Il maledetto Cameron, invece, si è già defilato e al suo posto potrebbe arrivare quell’esaurito dell’ex sindaco biondo di Londra.
Un aiutino potrebbe arrivare dai sudditi. 1,6 milioni di cittadini in due giorni hanno firmato una petizione per chiedere il varo di una nuova legge che, se approvata, prevederebbe la ripetizione del referendum. Un’idea che, vista da qui, sembra un po’ all’italiana, più che all’inglese. Chissà che ne pensa la regina.
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