Era l’autunno di una decina di anni fa, tarda mattinata, Bruno doveva fare una tac. Nel corridoio dell’Istituto di Radiologia camminava davanti a noi, a passo lento, un signore dall’aspetto distinto e dalle spalle leggermente curve. -Pieroooo! Niente, non si volta. -Piero Mameliii! Questa volta si gira di scatto, mi guarda, sorride con quegli occhi ancora di un celeste intenso, ci viene incontro e: -Non sono Piero, sono Cesare.. Un saluto tanto affettuoso e caloroso che non avrei mai immaginato: era più di quarant’anni che non ci vedevamo, ma in quel momento per entrambi, era come se ci fossimo visti l’estate prima, come ai vecchi tempi. Dopo un sommario ripasso delle nostre vite e gli immancabili ricordi delle estati a Balai: -Come mai qui? Posso fare qualcosa per voi? -Grazie, abbiamo già fatto. -Nel caso abbiate necessità io sono qui. -Grazie, Cesare.
Cesare Canalis l’ho conosciuto a metà degli anni sessanta (sempre quei favolosi anni!). Io e la greffa delle mie amiche studiavamo a Sassari, alle superiori, mentre Cesare con una schiera di colleghi, per la maggior parte del nuorese, studiava medicina, era prossimo alla laurea e in estate venivano tutti a Balai, ma non in spiaggia, sugli scogli quasi sotto la chiesetta, dove alcuni di loro hanno anche imparato a nuotare. Poi ci siamo tutti un po’ persi di vista. Giulio Cesare Canalis (così nella targa dell’Istituto di Scienze Radiologiche) è diventato il direttore dell’Istituto; Piero è stato per anni direttore della Clinica medica; Emilio primario di Urologia a Nuoro, e poi il povero Pietrino Mastroni, e Nino Loi e Giovanni Boi e qualche altro, tutti professionisti stimati, tutti famosi nel mondo accademico sassarese. Ma Cesare anche di più. Sua figlia, la bellissima Elisabetta, ha fatto strada nel mondo dello spettacolo: nel ’99 è stata scelta come velina della trasmissione Striscia la notizia, e da quel momento la sua carriera è stata un crescendo. Elisabetta Canalis, la velina sarda, ha raggiunto fama mondiale ai tempi della sua relazione con George Clooney, che è stato anche ospite di Cesare nella casa di Tresnuraghes. Ieri la morte improvvisa dell’accademico sassarese. avvenuta a Los Angeles, mentre trascorreva una vacanza in casa della celebre figlia. La notizia l’abbiamo appresa dal rettore emerito Attilio Mastino che su fb ha dato l’annuncio della scomparsa dell’amico, del collega, dello scienziato, tracciandone un breve profilo. Velocissimo il tam tam mediatico e subito per molti “è morto il padre della Canalis“.
Bruno amava dire spesso che da ragazzino, quando incontrava qualcuno che non conosceva questi gli chiedeva: -Di chi sei figlio? -Di Emanuele Corrias. Poi, una volta diventato grande, quando veniva presentato a qualcuno: -Piacere, Bruno Corrias. -Ah, il padre di Walter, Sandro e Roberto? -No, sono Bruno Corrias. Punto!
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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