Un buontempone – o forse un sociologo, o forse l’uno e l’altro – si è inventato nei giorni scorsi un falso annuncio in una pagina tarocco della Volkswagen: si regalavano, diceva l’annuncio, 800 auto nuove di zecca ma che la casa tedesca non poteva mettere in vendita per la storiaccia dei gas di scarico. Il testo era sgangherato, bastava possedere elementari rudimenti di grammatica per smascherare lo scherzo. Oppure, bastava un minimo di buon senso per capire che nessuna azienda sarebbe disposta a regalare i propri prodotti, quali che siano le circostanze. Invece, centinaia di internauti hanno scelto modello e addirittura colore della macchina offerta a gratis. Nel 1970, sulla rivista Illustrazione, Pier Paolo Pasolini scriveva un’analisi intitolata “Che fare del buon selvaggio?”. Eccone un passo. <<Un modello di un “consumatore” non può piú essere un modello di dignità paterna! Il consumatore deve essere un uomo leggero, infantile, volubile, curioso, giocherellone, credulo. Il compratore è sostanzialmente una fanciulla>>. Era tutto previsto.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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