Due cose non mi convincono affatto, e sono molto collegate. La prima riguarda i limiti, se ci sono, del potere di veto del Presidente della Repubblica. Può esercitarlo, e lo ha fatto, quando, nella persona di Scalfaro, stoppò Previti. Ma il personaggio era quello che era ed era anche avvocato difensore del Presidente del Consiglio. Quindi c’era un’incompatibilità formale e probabilmente morale. Idem quando Gratteri venne stoppato da Napolitano. Ma credo che lì il problema fosse di conflitto tra ruolo nella magistratura e ruolo nel dicastero. Ma Savona? Il veto è politico e ha a che fare con scenari possibili, con ipotesi, con intenzioni, con istanze extrapolitiche (Moodys, la BCE ecc). In linea di principio, significa che se domani una forza politica promuovesse un referendum analogo a quello che ha causato la Brexit, questo verrebbe impedito? Seconda questione, ancora più politica e collegata alla prima: visto che siamo nel campo delle ipotesi e della prevenzione, della tutela preventiva, se -come è presumibile- il veto a Savona si traducesse in un ritorno alle urne e in un ulteriore rafforzamento delle cosiddette forze “antisistema” (e qui mi sale un po’ di nostalgia per quando la Sinistra esisteva ed era critica verso il sistema), se, dicevo, assistessimo a questo rafforzamento elettorale, mi chiedo, a cosa sarebbe servita tutta questa prevenzione da parte di Mattarella? Siamo sul bordo del pozzo nero e siamo convinti che è tutto sotto controllo? Forse. Ma arroccarsi, temo, non potrà che peggiorare le cose.
Nacqui dopopranzo, un martedì. Dovevo chiamarmi Sonia (non c’erano ecografi) o Mirko. Mi chiamo Luca. Dubito che, fossi femmina, mi chiamerei Sonia. A otto anni è successo qualcosa. Quando racconto dico sempre: “quando avevo otto anni”, come se prima fossi in letargo. Sono cresciuto in riva a mare, campagna e zona urbana. Sono un rivista. Ho studiato un po’ Filosofia, un po’ Paesaggio, un po’ Nuvole. Ho letto qualche libro, scritto e fatto qualche cazzata. Ora sto su Sardegnablogger. Appunto.
Ma in piazza d’Italia dove sorge il sole? (di Cosimo Filigheddu)
30 giugno 1976, la suora di Berchidda che fece rinviare la Maturità (di Francesco Giorgioni)
Temo le balle più dei cannoni (di Cosimo Filigheddu)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo non esiste (di Francesco Giorgioni)
Elisa o il duo Mamhood &Blanco? (di Giampaolo Cassitta)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Morto per un infarto Gianni Olandi, storico corrispondente da Alghero della Nuova Sardegna (di Gibi Puggioni)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.711 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design