Due cose non mi convincono affatto, e sono molto collegate. La prima riguarda i limiti, se ci sono, del potere di veto del Presidente della Repubblica. Può esercitarlo, e lo ha fatto, quando, nella persona di Scalfaro, stoppò Previti. Ma il personaggio era quello che era ed era anche avvocato difensore del Presidente del Consiglio. Quindi c’era un’incompatibilità formale e probabilmente morale. Idem quando Gratteri venne stoppato da Napolitano. Ma credo che lì il problema fosse di conflitto tra ruolo nella magistratura e ruolo nel dicastero. Ma Savona? Il veto è politico e ha a che fare con scenari possibili, con ipotesi, con intenzioni, con istanze extrapolitiche (Moodys, la BCE ecc). In linea di principio, significa che se domani una forza politica promuovesse un referendum analogo a quello che ha causato la Brexit, questo verrebbe impedito? Seconda questione, ancora più politica e collegata alla prima: visto che siamo nel campo delle ipotesi e della prevenzione, della tutela preventiva, se -come è presumibile- il veto a Savona si traducesse in un ritorno alle urne e in un ulteriore rafforzamento delle cosiddette forze “antisistema” (e qui mi sale un po’ di nostalgia per quando la Sinistra esisteva ed era critica verso il sistema), se, dicevo, assistessimo a questo rafforzamento elettorale, mi chiedo, a cosa sarebbe servita tutta questa prevenzione da parte di Mattarella? Siamo sul bordo del pozzo nero e siamo convinti che è tutto sotto controllo? Forse. Ma arroccarsi, temo, non potrà che peggiorare le cose.
Nacqui dopopranzo, un martedì. Dovevo chiamarmi Sonia (non c’erano ecografi) o Mirko. Mi chiamo Luca. Dubito che, fossi femmina, mi chiamerei Sonia. A otto anni è successo qualcosa. Quando racconto dico sempre: “quando avevo otto anni”, come se prima fossi in letargo. Sono cresciuto in riva a mare, campagna e zona urbana. Sono un rivista. Ho studiato un po’ Filosofia, un po’ Paesaggio, un po’ Nuvole. Ho letto qualche libro, scritto e fatto qualche cazzata. Ora sto su Sardegnablogger. Appunto.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.018 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design