Il post di Romina Fiore sull’indegno tweet di Belen Rodriguez è stato letto da diecimila seguaci di Sardegnablogger. È stato seguito da una lunga coda di commenti indignati, come è giusto che sia quando un personaggio pubblico scivola in un commento così sprezzante ed offensivo.
Anche i quotidiani più importanti hanno dedicato qualche riga all’episodio. Insomma, l’infelice uscita ha destato grande interesse.
Qualche lettore ha osservato come, anche in un più o meno recente passato, primedonne dello spettacolo siano incorse in infortuni simili, finendo nel tritacarne della stampa. Basta essere personaggi noti per ritrovarsi catapultati al centro delle cronache e poco c’entra il quoziente intellettivo della celebrità in questione.
Se sei apparsa almeno una volta col culo sul palco della compagnia del Bagaglino, la tua opinione conta e qualcuno la considera preziosa. Qualunque banalità esca dal tuo orifizio, per dirla alla Romina Fiore.
Però io trovo ci sia anche di peggio della velenosa soubrette che sfotte impietosamente una ragazza cicciottella.
Io l’altro giorno ho letto un’intera pagina di intervista su un quotidiano nazionale ad una personalità ritenuta politica. L’intervista era pienamente politica e l’intervistata ha espresso giudizi netti sulle capacità di ministri e governatori, ha accreditato o escluso possibili candidature alla guida di importanti partiti nazionali, ha persino tracciato con tono saccente un profilo del presidente del Consiglio in carica.
Il giornale che ha pubblicato l’intervista è Il Fatto Quotidiano, la personalità politica interpellata risponde al nome di Francesca Pascale. L’ex ballerina improvvisata che ballava in mutande davanti alle telecamere di Telecafone, prima di diventate la 27 enne fidanzata del 78 enne Silvio Berlusconi. Quali titoli, quali esperienze ha questa signorina per essere considerata un’analista politica così qualificata? Vive accanto a Berlusconi? Basta questo per essere considerati un riferimento istituzionale? Anche autisti e guardie del corpo trascorrono le loro giornate a stretto contatto con importanti statisti, se è per questo.
Le divette arroganti alla Belen Rodriguez sono sempre esistite e sempre esisteranno. Certe loro improvvide uscite vanno giustamente seppellite di insulti, ma restano liti tra comari su scollature improprie e accostamenti infelici: vanno prese per quel che sono.
A me lascia molto più sbalordito, nella triste parabola di questo paese, leggere che una 27 enne ex ballerina di Telecafone sia diventata una sorta di opinion leader della politica. Che ne è stato, della nostra politica?
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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