Esistono temi di destra e temi di sinistra. Nel senso che sollevarli può convenire a una parte politica ma non ai suoi avversari. Poi ci sono temi che, semplicemente, esistono. Se ne stanno lì, sul piatto, in attesa che qualcuno li veda e li faccia suoi. Di solito sono temi nuovi, terreni vergini su cui la retorica politica non ha ancora tracciato confini e strade. Non sono facilmente etichettabili e potrebbero essere colti e segnalati da chiunque. Ieri Salvini si è avventurato su un terreno che avrebbe potuto essere appannaggio della Sinistra, o del PD (che ormai non riesco a considerare Sinistra), e ha piantato un paio di bandierine. Ha detto, riferisce il Corriere, che lo schema destra-sinistra non viene più percepito, è inattuale, e che molte persone ragionano ormai in termini di contrapposizione tra élite e massa. Ha poi detto che troppi italiani, a causa della crisi economica e esistenziale in cui versano, sono imbottiti di psicofarmaci e che l’obiettivo della sua politica sarà la riduzione di questo disagio. Non solo. Stando al Corriere, pare che i due temi siano anche collegati e la “scoperta” del secondo, fatta da Salvini il giorno prima leggendo un articolo della Stampa, abbia concorso a fargli cavalcare anche il primo tema, abbandonando la prudenza con cui stava gestendo i due forni (Centrodestra e 5Stelle), per buttarsi con convinzione nell’avventura del primo Governo Conte. Nei giorni scorsi, sia Salvini che Di Maio sono tornati anche sulla vicenda di Sergio Bramini, l’imprenditore a cui la Pubblica Amministrazione ha tolto le mutande dopo avergli negato dei pagamenti che invece gli spettavano. E l’elenco potrebbe continuare. Ora, a parte lo schema destra-sinistra, ma perché un tema come l’abuso biblico di psicofarmaci viene lasciato alla mercè della Lega? Perché la Stampa lo ha potuto scrivere, Salvini ha potuto cavalcarlo e la Sinistra fa fatica a vederlo e a denunciarne l’enormità? Il sospetto è che c’entri l’altro tema e chi è stato classe dirigente per troppi anni non riesca a ragionare se non secondo numeri e bilanci da rispettare. Cose importantissime, naturalmente. Se però, per disgrazia, dovessimo scoprire che la Lega e i Grillini, oltre a cogliere “temi” sono in grado di occuparsi anche di quelli, il recente risultato del PD in Val d’Aosta verrà ricordato come uno dei suoi ultimi successi elettorali. Poi dice che uno si fa il Bunker.
Nacqui dopopranzo, un martedì. Dovevo chiamarmi Sonia (non c’erano ecografi) o Mirko. Mi chiamo Luca. Dubito che, fossi femmina, mi chiamerei Sonia. A otto anni è successo qualcosa. Quando racconto dico sempre: “quando avevo otto anni”, come se prima fossi in letargo. Sono cresciuto in riva a mare, campagna e zona urbana. Sono un rivista. Ho studiato un po’ Filosofia, un po’ Paesaggio, un po’ Nuvole. Ho letto qualche libro, scritto e fatto qualche cazzata. Ora sto su Sardegnablogger. Appunto.
Mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un…. (di Giampaolo Cassitta)
Cutolo e l’Asinara (di Giampaolo Cassitta)
Mi ami? Fammi un riassunto. (di Giampaolo Cassitta)
Cari radical-chic guardate Sanremo e non fate finta di leggere Joyce. (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo, Italia.
La mia ora di libertà (di Giampaolo Cassitta)
A vent’anni si è stupidi davvero. A 80 no. (di giampaolo Cassitta)
La musica ai tempi del corona virus: innocenti evasioni per l’anno che verrà. (di Giampaolo Cassitta)
Capri d’agosto (di Roberta Pietrasanta)
Il caporalato, il caporale e i protettori (di Mimmia Fresu)
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