L’operazione di espulsione/sostituzione, in via di test, era stata già effettuata lo scorso anno nella stessa Commissione al Senato, con esiti incoraggianti. A fare le spese dell’espulsione era stato il senator corradino mineo, il quale ebbe a proclamare urbi et orbi che la mossa di renzifonzi era stato un “clamoroso autogol”. I fatti hanno dimostrato che l’operazione del liderino fu invece efficacissima poiché la legge Acerbo in Senato passò e del senator mineo si sono perse (opportunamente) le tracce.
Due brevi considerazioni sul punto: a) la cosiddetta “deriva autoritaria” c’è già. L’approvazione della legge Acerbo 2.0 e la riforma costituzionale saranno solo la legalizzazione di uno stato di fatto. A suo tempo, quando tutto sarà approvato e compiuto, non ci sarà la “deriva autoritaria”. Ci sarà l’autoritarismo e la dittatura della maggioranza. b) se prima c’era qualche dubbio, adesso non ce ne sono più: chi vota, chi sostiene, chi appoggia, chi difende e chi milita nel piddì è – consapevolmente o inconsapevolmente non importa – complice della “deriva autoritaria” e artefice della trasformazione di questa Repubblica da Repubblica parlamentare e democratica in un regime dell’uomo forte. In ogni caso, lo dico per quelli si stanno agitando, non c’è nulla di cui preoccuparsi: twitter, facebook e i siti di scommesse resteranno al loro posto.
Nella foto, gentile concessione Agenzia “Tutt’apposto”, le foto segnaletiche dei dissidenti espulsi.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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