Prendiamo tre fatti di cronaca nera avvenuti ultimamente in giro per l’Italia, molto simili nella loro dinamica. Un estraneo entra in una proprietà, il padrone di casa lo affronta e lo uccide. Quando fa notizia e quando no? Quando merita le prime pagine dei quotidiani nazionali e quando no? Quando provoca le dichiarazioni dei politici e quando no? Vediamo i tre fatti.
20 ottobre 2015, Vaprio d’Adda, Lombardia. Un pensionato di 65 anni, Francesco Sicignano, spara ad un romeno di 22 anni sorpreso nelle scale di casa. Logicamente la notizia finisce su tutti i telegiornali e nelle prime pagine dei quotidiani nazionali, il governatore della Lombardia Maroni offre assistenza legale al pensionato, indagato per omicidio, Salvini si schiera con lui (“ha fatto bene”) e nel paese viene organizzata anche una manifestazione a sostegno di Sicignano. Il quale, subito dopo, ottiene da Forza Italia una candidatura al Consiglio comunale di Milano. Un europarlamentare leghista auspica contributi pubblici per l’acquisti di armi e si propone di eliminare l’eccesso di legittimità difesa.
24 novembre 2015, Lucino di Rodano, nei pressi di Milano. Un gioielliere, Rodolfo Corazzo, viene aggredito da tre persone non appena varca il cancello della sua villa. Segue un conflitto a fuoco, al termine del quale resta a terra un pregiudicato albanese di 37 anni, già condannato per omicidio e rapina, evaso da un carcere della Lombardia qualche mese prima. Anche in questo caso la notizia merita ampio spazio nelle cronache nazionali e la dichiarazione di Salvini, per il quale il ladro “se l’era andata a cercare”.
3 dicembre 2015, Martis, provincia di Sassari. Gavino Addis, allevatore di 52 anni, sorprende all’interno della sua tenuta Valentino Saba, pregiudicato di 64 anni, anch’egli di Martis. Secondo la ricostruzione dei carabinieri e la stessa testimonianza dell’uomo, Addis aggredisce Saba a colpi di spranga e lo massacra, lasciandolo a terra senza vita. Cambia l’arma, ma la dinamica dei fatti è la stessa dei due casi precedenti: un presunto ladro viola una proprietà, il padrone di casa reagisce e lo uccide. Solo che l’omicidio di Martis viene solo superficialmente sfiorato dalle cronache nazionali e nessun politico vi spende una dichiarazione. Eppure anche Addis cercava di difendere una proprietà, a quel che ne sappiamo. Se cercate su Google digitando “uccide ladro”, troverete decine di link sui fatti di Vaprio d’Adda e Rodano e solo due brevi di cronaca per l’episodio accaduto in Sardegna.
Veniamo alle conclusioni. Perché tanto clamore – del tutto giustificato, sia chiaro – per i primi due casi e solo poche righe per la brutta storia di Martis? Ho cercato delle spiegazioni, ma alla fine ne ho trovata solo una plausibile. A Vaprio d’Adda e Rodano, i due presunti ladri uccisi sono un romeno ed un albanese. Due immigrati. A Martis, il morto ammazzato è un italiano. Solo da immigrati si ha diritto alla prima pagina e alle attenzioni dei politici. Sarebbe ora di finirla con questi privilegi.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.020 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design