Non so se leggerò “La prima regola degli Shardana”, l’appena uscito romanzo del giornalista nuorese Giovanni Floris. Ma mi voglio comunque complimentare con lui, per una precisa scelta della narrazione. Intervistato da Giacomo Mameli su La Nuova Sardegna, Floris ha anticipato che tra i personaggi della storia c’è l’ex centravanti del Cagliari Franco Selvaggi. Selvaggi, 49 gol in serie A, 38 di piede per 171 centimetri, è stato il primo calciatore della Basilicata ad essere convocato in nazionale. E non in un periodo qualunque, perché fece parte della spedizione guidata da Enzo Bearzot ai mondiali di Spagna del 1982. E allora? E allora, per me Floris merita i complimenti per non essere caduto nello scontato luogo comune in cui quasi tutti inciampano, quando in Sardegna c’è da far letteratura con gli atleti: cedere alla celebrazione del supereroe Gigi Riva, con tutta l’epica dello scudetto del 1970. Esiste anche altro, da raccontare, oltre ai fasti di Rombo di Tuono e di quella magnifica squadra guidata da Manlio Scopigno.
Per risparmiarmi almeno qualcuno dei tanti vaffanculo che mi pioveranno sulla testa cercherò di spiegare meglio il mio pensiero, premesso che Riva era un calciatore formidabile ed un uomo eccezionale. Anzi, anziché dirlo con parole mie ricorro ad un azzeccato pensiero scritto qualche tempo fa dal professor Marco Pitzalis. Diceva, Marco Pitzalis, che questo continuo rievocare quel trionfo sportivo, celebrandolo come il momento più alto di un’età dell’oro, assomiglia tanto al mantra dello sfigato che per tutta la vita, in ogni occasione possibile, ha raccontato di quell’unica volta che riuscì a portarsi a letto la stangona tedesca conosciuta al Poetto. È doveroso e piacevole rinnovare il ricordo di quella vittoria calcistica, ci mancherebbe altro. Ma a volte assume un tono triste, persino patetico, addirittura rassegnato. Come se per essere felici non si potesse guardare che al passato, come se nessun’altra soddisfazione potrà mai essere gustata senza necessariamente accostarla al tricolore del 1970, giungendo alla immancabile conclusione che ogni vittoria è ben poca cosa al cospetto di quella. Sono passati 46 anni e non si può vivere di soli ricordi. Bisogna guardare al futuro con entusiasmo e pensare che i miracoli ogni tanto si ripetono.
Ora, voi direte che il Franco Selvaggi infilato da Giovanni Floris nel suo libro è anche lui un personaggio del passato. Certo. Ma serve a ricordarci che di buoni calciatori in Sardegna ne sono transitati anche altri, dopo l’inavvicinabile mostro sacro Gigi Riva, e di soddisfazioni ne hanno regalate parecchie. Una per tutte, potersi vantare di avere un centravanti campione del mondo. Un certo Franco Selvaggi, classe 1953, detto Spadino, compagno di stanza di Marco Tardelli. E ora mandatemi pure affanculo.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design