Quello che diventa insopportabile è l’insulto gratuito alla libertà di scelta. Possibile che non si possa amare un cantante, cantare quella canzone senza dover essere automaticamente deriso, sfanculato e gettato sulla pubblica piazza come inetto, drogato, stupido e chissà cos’altro ancora? Perché sulla pagina facebook di ognuno di noi non può campeggiare la scritta “amo Vasco Rossi” e quindi, più prosaicamente, amo le sue canzoni? Non si può fare perché ci sono subito dei sedicenti saccenti (ah… Umberto Eco quanto avevi ragione) che urlano e dileggiano: ti piace un drogato, dovrebbe stare in galera, non ha voce, canta in playback e si vede benissimo (si vede benissimo????). Dunque: premesso che la mia vita è costellata, da sempre, di musica e ascolto praticamente moltissime cose diversissime tra loro, non capisco nella maniera più assoluta questa disputa assurda e stupida, ai limiti della cretinaggine globale tra Vasco e Liga, tra Guccini e De Gregori, tra punk e funky. Vi siete mai chiesti che – per esempio – a molti può piacere Vasco e Liga? O nessuno dei due? Ho letto le cose più incredibili in riferimento al bellissimo concerto di Vasco Rossi ieri che, davvero, mi verrebbe da stare solo dentro una stanza e tutto il mondo fuori. Vasco Rossi è un cantante, non è un santone, non cambierà le sorti del mondo. Rilassatevi e ascoltatevi qualche canzone, quella che volete, ma non insultate chi ama “Colpa d’Alfredo” o “siamo solo noi”. Non distruggete le emozioni degli altri che nessuno ve lo ha chiesto.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
Ma in piazza d’Italia dove sorge il sole? (di Cosimo Filigheddu)
Faceva più caldo il 25 giugno 1961 (di Francesco Giorgioni)
Temo le balle più dei cannoni (di Cosimo Filigheddu)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo non esiste (di Francesco Giorgioni)
Elisa o il duo Mamhood &Blanco? (di Giampaolo Cassitta)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Morto per un infarto Gianni Olandi, storico corrispondente da Alghero della Nuova Sardegna (di Gibi Puggioni)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.707 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design