Cammino, cammino tanto per le viuzze di una ZTL ingombra di veicoli. Vicoli e piazzette, il “Patio“, che mi riportano alla memoria scene di bambini e ragazzi che giocano, o che vanno a scuola, al lavoro. Di adulti che passano apparentemente distratti, ma che all’occorrenza non lesinano parole educative, ricordo tantissimi padri, madri e fratelli, in giro per la città, una città dove ci si conosceva “guasi” tutti. Ricordo i sorrisi, i pianti, le effusioni sopra le panchine o sui gradini, ricordo la serenità nei volti di Zia Maria la carbonaia, del signor Nanni, pizzicagnolo, della lattaia e dello spazzino. In ogni luogo si ricercavano la burla e lo scherzo, c’era una propensione al ridere che ho visto, inesorabilmente, dileguarsi nel tempo.
Cammino, cammino e penso a quanto sia difficile oggi trovare un sorriso in giro per questa città agonizzante, scoraggiata.
Per trovarne uno, di sorriso, devo incontrarmi con un caro amico che vive lontano oppure, in alternativa, soffermarmi a chiacchierare per qualche minuto con un amico senegalese (quasi gli unici ormai a sfornare simpatiche -non semplicemente volgari- battute in sassarese o in sardo).
Ma nell’insieme, Sassari mette davvero tristezza, soffocata dalle sue stesse aspirazioni, piegata dalla necessità e dalla poca voglia di imparare, rassegnata ormai a cacciare i propri figli altrove, insieme ai sorrisi.
Pensare al futuro in questo scenario, può portare soltanto all’immagine della parietaria che copre tutto, di alberi di fico che sbucano fuori dai balconi, di ruderi materiali ed umani che piano piano stanno diventando l’emblema della città Turritana. Eppure il mare è lì, lo spazio è ancora tanto e per fare rivivere una città non servono i fuochi d’artificio ne’ artifizi di altra natura, basterebbe conoscerla ed amarla, averne cura, ma soprattutto, sorriderle quando la si attraversa.
E’ difficile?
Può darsi, ma se non elimini le ragioni del tuo disagio, della tua tristezza, lo sarà sempre di più.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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