E chi sono questi “duri della destra che cercano l’incidente”? Dico così citando un titolo del sito di Repubblica che riassume alla perfezione uno dei ruoli di questo neofascismo dei poveri, che cavalca la paura verso gli stranieri e i “diversi” come un cane randagio e palesemente rognoso che se soltanto accenni per la strada a guardarlo con un po’ di indulgenza, ti segue pietoso sino a casa sperando di essere adottato. Il rapporto tra questi avanzi di fascio e la vera destra xenofoba che sta montando in Europa cavalcando vecchie paure e nuovi inconfessati interessi, è proprio questo: i fasci sono il cane e i professionisti dell’intolleranza sono il padrone. Tutto questo non significa che i fascisti, con il loro carico di duci nel sacello e di croci uncinate su sfondo di ruspa, siano innocui. Anzi, può essere che a uno di loro leggendo queste righe salti in testa di aspettarmi sotto casa e spaccarmi la testa. Sono utile mano d’opera, disperati in cerca di bersagli per la loro violenza esistenziale, vittime della qualità essenziale per militare nelle file del fascismo perenne e di quello storico, l’ignoranza. E allora, chi sono questi duri della destra? Ne conosco e ne ho conosciuto alcuni. A uno di loro una volta i camerati ghignanti rinfacciarono l’affetto che non nascondeva per il suo gattino. Lui allora tirò fuori un fucile da sub e infilzò la bestiola. Poi, quando gli amici andarono via, tentò di uccidersi nello stesso modo. A uno del genere affidereste mai la dignità di una scelta politica di qualsiasi genere? Eppure la manovalanza della destra violenta non è altro che questo, una frangia di borghesia piccola piccola, che alle volte si traveste anche da sottoproletariato, alla ricerca di un riscatto che cerca invano dalla fine del Settecento, quando cominciò a formarsi, e che ancora non ha raggiunto pur aggirandosi tra le rivoluzioni nobili della storia o leccando i piedi ai veri attori delle grandi e terribili dittature del Novecento. L’unico modo di difenderci sarebbero le leggi e la volontà di farle rispettare. Ma le leggi le fa il potere e in fondo il potere, anche il migliore, ha sempre bisogno di sicari esistenzialmente disturbati: non si sa mai.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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