C’era un po’ di Rino Zurzolo dentro le musiche di Pino Daniele, ma c’era anche un po’ di Pino Daniele dietro il contrabasso di Rino Zurzolo. Perché la musica era nell’anima, ma nel caso di Zurzolo era anche studio e professionalità. Con Enzo Avitabile, grande sassofonista, Rosario Jermano, Paolo Raffone e Pino Daniele comincerà a disegnare quegli accordi che porteranno molte canzoni a diventare indimenticabili: da Terra mia, ad Apocundria; da nero a metà a Quanno chiove. Si aggiunsero successivamente, nella band di Pino Daniele anche Tullio De Piscopo, Tony Esposito e al sax James Senese. Una primavera napoletana intensa, bellissima, fatta di piccole cose, ma soprattutto di musica. Ai concerti di Pino Daniele a Rino Zurzolo era sempre dedicato un assolo con il suo contrabbasso che dava un tocco di classicità a quella musica che aveva osato sfidare la vecchia canzone napoletana fatta di sole e mandolini. Riascoltare oggi, a distanza di quasi quarant’anni, pezzi come “Chi tiene ‘o mare” o la più conosciuta “Napule è” ci fa comprendere quanta bravura, quanta attenzione, quanta passione c’era dentro quelle melodie apparentemente semplici ma che, nel loro piccolo, hanno modificato il modo di concepire la musica e Napoli. Se n’è andato a 59 anni, dopo un cancro che l’ha divorato, in una giornata di sole e di primavera inoltrata. Aveva suonato benissimo in “sotto ‘o sole”, un pezzo trascinante, bellissimo, intenso. Oggi è questa la musica di sottofondo che lo accompagna: “ e sotto ‘o sole vene e se ne va, col tempo tutto cambia e tutto si ripeterà, basta che mi vuol bene per camminare insieme”.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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