Il decesso questa mattina dopo aver accusato un malore. Nonostante il rapido trasferimento in ospedale il suo cuore non si è più riavviato. Aveva 76 anni, 30 dei quali trascorsi nell’ufficio di corrispondenza del quotidiano sassarese. Lascia due figli, Maurizio, giornalista di Videolina, e Mario. La lunga collaborazione con La Nuova si era conclusa alcuni anni fa quando il giornale aveva deciso di affidare a forze giovani la redazione catalana.Gianni era un giornalista pubblicista perché dipendente del Banco di Sardegna prima e della Banca di Sassari successivamente. Il giornale era la sua vita. Quante chiacchierate abbiamo fatto insieme nella redazione di via Kennedy sempre avvolta dal fumo delle sigarette alle quali non ha mai voluto rinunciare, neanche per ragioni di salute. Conosceva Alghero, le sue storie, i suoi intrighi, i personaggi di una politica che ha badato più ai propri interessi che a quelli di una cittadina che avrebbe meritato ben altra attenzione.L’ho conosciuto negli anni settanta. Stavo nella redazione di Sassari Sera e lui, insieme all’architetto Pinuccio Bertulu, curava per Radio Nord Sera una trasmissione sportiva dove l’automobilismo aveva sempre un spazio importante. Era amicissimo del pilota Sergio Farris, protagonista di decine di cronoscalate della Alghero-Scala Piccada, e una spina nel fianco dell’Aci colpevole di avere interrotto la classica corsa. Gianni aveva sostenuto la battaglia di Farris facendo sentire il peso del giornale che rappresentava fino a riportare in auge la corsa.Era un giornalista che alle conferenze stampa andava sempre preparato e sapeva quali domande scomode doveva porre per dare al suo pezzo quello che aveva capito non quello che gli organizzatori cercavano di imporgli. Aveva avuto un ottimo maestro in Gavino Paolini, altro storico giornalista algherese che scriveva però sull’Unione Sarda, e in Pino Careddu, direttore di Sassari Sera, che gli affidava spesso il compito di raccontare l’Alghero che altri non raccontavano perché non potevano.Era divertente, ironico, dissacratore. Doti che si sono via via appannate dopo la cessazione del rapporto con La Nuova Sardegna. Avrebbe voluto continuare ancora la collaborazione ma non fu possibile. Decise allora di seguire la strada dell’web dando vita al blog Buongiorno Alghero.it, sempre informato ma che non gli dava le soddisfazioni che solo il giornale avrebbe potuto garantirgli.
Gibi Puggioni
(L’immagine è dell’archivio della Nuova Sardegna)
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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