Per qualcuno, in Sardegna, la vita vale ancora poco. Si può eliminare un diciottenne prima che salga sullo scuolabus, in mezzo ad un paese e davanti a tanti coetanei inorriditi, forse per una stupida disputa tra ragazzi poco più che adolescenti.
Oppure si può morire per questioni di pascolo – ancora, nel 2015 – ma anche per inimicizie mai risolte, per gli effetti dell’alcool o dell’emarginazione, per un’offesa ritenuta irricevibile. Quando il colpevole non viene colto in fragrante o si costituisce, l’indomani i quotidiani annunciano che i responsabili del fatto di sangue hanno i giorni contati e le indagini hanno imboccato una strada ben precisa, per quanto in paese nessuno sappia nulla e nulla abbia visto. Il solito rituale, ma spesso gli assassini restano impuniti e le previsioni sulla rapidità delle indagini vengono smentite. Sono morte ammazzate quattordici persone, nel 2015, in Sardegna. L’ultima a Gairo, poche ore fa. Se volessimo fare un raffronto, nella provincia di Milano lo scorso anno gli omicidi sono stati 27: quasi il doppio, su una popolazione esattamente doppia (1,63 milioni contro 3,19). Ma nei piccoli centri della nostra Isola non si muore per i racket milionari della droga, della prostituzione o per lo stress da vita metropolitana. Ancora si spara per sciocchezze che meriterebbero tutt’al più un chiarimento a quattr’occhi, tra avversari nati e cresciuti tra le stesse strade di paese. Eccoli gli omicidi compiuti in Sardegna nel 2015, riassunti ciascuno in poche righe di cronaca.
LULA. È stato ucciso con un colpo di grazia alla testa, Angelo Maria Piras, di 40 anni di Lula, trovato privo di vita stamattina intorno alle 9 nelle campagne del paese in località Uruele, a pochi chilometri dal paese. L’uomo è caduto nella mulattiera di campagna sotto i colpi di fucile del sicario che lo aspettava dietro un cespuglio. Prima del colpo finale che lo ha ucciso, altri pallettoni lo avevano raggiunto alle gambe e al dorso. (La Nuova Sardegna, 24 gennaio 2015)
ORGOSOLO. Una pugnalata al torace e una ferita profonda alla gola fino alla recisione della giugulare e quasi alla decapitazione. È questo l’esito dell’autopsia di Angelo Filindeu, il disoccupato 45enne di Orgosolo, ucciso nella notte tra giovedì e venerdì dall’allevatore Antonio Devaddis, 50 annni, parente e amico della vittima, nella casa di Devaddis, in via Ungaretti, a Orgosolo. (La Nuova Sardegna, 13 marzo 2015)
FURTEI. È durata cinque ore l’autopsia sul cadavere di Marco Sorgia, l’allevatore di 42 anni ucciso il giorno di Pasqua vicino al suo ovile a Furtei, nel Medio Campidano. Confermato quanto già emerso dai primi esami fatti sul posto dal medico legale Roberto Demontis: due i colpi di fucile che hanno raggiunto la vittima, uno al fianco e l’altro mortale alla testa. (Ansa, 7 aprile 2015)
ORUNE. Gianluca Monni è stato freddato da tre fucilate poco dopo le 7 del mattino, in pieno centro. Il ragazzo è stato raggiunto da tre colpi che non gli hanno lasciato via di scampo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. (La Nuova Sardegna, 8 maggio 2015)
FONNI. Omicidio a Fonni. La vittima è Mario Tronci, 65 anni, imprenditore in pensione. Sarebbe stato assassinato con un colpo di pistola alla testa in via Parrocchia dopo una lite arrivata al culmine di una contesa per una proprietà che andava avanti da tempo. (La Nuova Sardegna, 23 giugno 2015)
GAIRO. Massimiliano Langiu, 27 anni, piccolo imprenditore edile di Gairo, sposato e padre di una bambina, è stato barbaramente assassinato con due colpi di fucile al volto mentre lavorava nella sua porcilaia, in una zona remota delle campagne del paese ogliastrino. Il suo cadavere sfigurato è stato scoperto nella tarda serata di ieri. I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini. Sul paese è calata un cappa di orrore e paura. (La Nuova Sardegna, 26 luglio 2015)
CAGLIARI. È morto neppure due ore dopo il ricovero in ospedale, dove era stato trasportato in condizioni disperate. Carmine Miele, 48 anni, di Cagliari, è stato accoltellato in piazza del Carmine ieri sera poco dopo le 19. (La Nuova Sardegna, 5 settembre 2015)
AIDOMAGGIORE. La scelta del luogo, l’ora, l’arma usata, la distanza da cui sono partiti i colpi di fucile mortali (almeno due, quasi sicuramente di più): dettagli studiati per tempo e con attenzione. L’agguato che ieri mattina all’alba ha messo la parola fine alla vita di Felice Atzori, allevatore di 77 anni di Aidomaggiore, non è frutto di un attacco d’ira improvviso, ma di un disegno preparato con cura. (La Nuova Sardegna, 19 settembre 2015)
ALA’ DEI SARDI. Un uomo di 38 anni, con piccoli precedenti, è stao ucciso a colpi d’arma da fuoco ieri sera nelle campagne ad Alà dei Sardi. La vittima si chiamava Gaspare Nieddu, ed è stato ucciso con una fucilata mentre era a bordo del suo trattore. Il corpo è stato scoperto da alcuni parenti che erano andati a cercarlo, preoccupati per il mancato rientro a casa. (L’Unione Sarda, 22 settembre 2015)
BENETUTTI. Ucciso a fucilate mentre apriva il cancello di casa, in località “Pauleddu” a circa quattro chilometri dal paese. È morto così ieri sera, poco dopo le 19, Giuseppe Sebastiano Mulas, 51 anni di Benetutti, allevatore con diversi precedenti penali. Il figlio Giampietro, 21 anni, che era in sua compagnia, ha fatto appena in tempo a riaccendere il motore dell’auto e a scappare via. É salvo per miracolo. (La Nuova Sardegna, 21 ottobre 2015)
NORAGUGUME. I killer hanno aspettato che passasse con il suo camion alla periferia di Noragugume e quando l’hanno visto arrivare, poco dopo le 18, hanno aperto il fuoco con i fucili. Giampietro Argiolas, allevatore di 42 anni, è stato raggiunto dalle scariche di pallettoni ed è morto sul colpo mentre il Fiat Iveco sbandava, si ribaltava e finiva nella cunetta della strada provinciale 33 Borore-Ottana. (La Nuova Sardegna, 19 novembre 2015)
MARTIS. La testa fracassata, lesioni in diverse parti del corpo. È stato ucciso a sprangate, nella tarda serata di ieri, Valentino Saba, 64 anni di Martis. A uccidere l’uomo sarebbe stato Gavino Addis, 52 anni, allevatore di Martis, il proprietario dell’azienda in località “Fransiscu Crappinu”, in agro di Martis dove – secondo la prima ricostruzione dei carabinieri del comando provinciale di Sassari, la vittima sarebbe stata sorpresa. (La Nuova Sardegna, 3 dicembre 2015)
GAIRO. Un allevatore di 33 anni di Gairo è stato ucciso a fucilate nel pomeriggio nelle campagne del paese. Il corpo di Simone Piras è stato scoperto in località Perda Liana. Secondo le prime informazioni, il killer lo avrebbe colpito alla testa con una rosa di pallettoni. (La Nuova Sardegna, 21 dicembre 2015)
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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