Ritorno brevemente sulla questione video-di-merda di Katia Ghirardi (Katia ormai ti conoscono anche le mie figlie tramite parodie sul Tubo, sei un vero mito!). La questione che volevo discutere è questa usanza, diffusa specialmente nelle aziende medio-grandi, di far apparire il mondo lavorativo come una grande famiglia, il lavoro da impiegato come una cosa stimolante ed eccezionale, il lavorare in team come un sogno realizzato. La verità è che chi crede fermamente in queste cose (quelli che ci “mettono la faccia, il cuore e la testa” e ripetono come un mantra la nuova “mission” aziendale) ha, secondo il mio umile pensiero, un problema a scindere la professionalità (dovuta come etica personale) con gli aspetti emotivi, motivazionali e di “enclosure” che spesso il management crede utili al fine di migliorare le “perfomance” aziendali. (di cui il video della Ghirardi ne è mirabile testimonianza) E qui arriva il nodo. Qual è la morale e l’etica in una azienda nell’anno del Signore 2017? La morale alla base delle grandi aziende è essenzialmente una: il profitto. Ovvero, semplicemente non c’è morale. Hai voglia a fare video dove siamo tutti una famiglia, dove salutiamo Fabio augurandogli di tornare presto (stronzo lavativo) o a fare riunioni motivazionali con fantastiche slide PowerPoint. Alla fine se non generi profitto, sei fuori dal cerchio. Espulso (o come si diceva una volta, licenziato). Con anche l’aggravante del tradimento di un ambiente che ti aveva accolto al suo interno e reso parte della stupenda famiglia aziendale (Fabio fai attenzione e torna quanto prima). Il lavoro è nostro tempo, nostre attitudini e nostre arti, cedute ad un terzo in cambio di soldi. Nulla di più, nulla di meno. Tutto il resto sono aggiunte artificiose per far apparire all’esterno un’azienda fighissima o per cercare di aumentare il profitto (che nel 99% dei casi resta in capo a chi amministra). L’enfasi e la retorica da “famiglia” è francamente insopportabile. Non è vero. Una famiglia, quella che già avete, quella che vi dovreste tenere stretti, quella in cui cercare di essere più presenti, non vi licenzierà mai se per un periodo non valete un cazzo o avete problemi di salute o non vi siete aggiornati. Una famiglia non vi obbligherà mai a fare video di merda per ribadire che voi ne fate parte. Il lavoro (quello salariato) è una parte della nostra vita, la più pallosa ma necessaria. Essere costretti a dover far finta di essere contenti di lavorare (contenti di lavorare!!) perché fortunati a stare in una “grande famiglia”, diventa una vera e propria violenza. Volete che le persone nelle vostre aziende siano sorridenti e felici di lavorare per voi? Aumentate gli stipendi, eliminate il precariato, riducete l’orario di lavoro, rendete la vita delle mamme lavoratrice meno un inferno, investite sugli aggiornamenti dei vostri lavoratori. Vedrete che a quel punto il viso felice dei vostri dipendenti sarà il miglior video motivazionale mai stato girato.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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