Sardegnablogger ha intervistato Mogol, certamente il più popolare tra gli Autori italiani (candidato al premio Nobel per la letteratura nel 2013), uomo legatissimo alla nostra Isola e profondamente innamorato della nostra cultura. È bene chiarire che, nelle righe seguenti, non troverete rievocazioni del sodalizio artistico tra Mogol e Lucio Battisti e neppure le scontate domande sul suo rapporto con la Sardegna.
No, noi l’abbiamo intervistato per un preciso motivo. Nel dicembre del 2013, Mogol ed il sindaco di Golfo Aranci, Giuseppe Fasolino, (ora anche Consigliere Regionale) annunciarono in una conferenza stampa congiunta l’apertura di un’Accademia delle arti nel piccolo centro della Gallura. I talenti della musica avrebbero trovato una casa e insegnanti all’altezza per assecondare e sviluppare le loro vocazioni. Per completezza di cronaca, va detto che nel dicembre del 2013 il sindaco di Golfo Aranci era in piena campagna per le elezioni regionali, che sarebbero state celebrate nel febbraio successivo e alle quali era candidato. Sono passati quasi due anni. Al trionfale annuncio è seguito il nulla, nel senso che l’Accademia non è stata mai inaugurata, né sono iniziati i lavori. Mogol, intervistato sul tema, ci ha spiegato perché quel progetto è morto prima ancora di nascere.
Come sono andate le cose?
“Il sindaco di Golfo Aranci, Fasolino, mi chiamò, mi mostrò un vecchio edificio e mi disse che l’amministrazione aveva i soldi per poter istituire la scuola. Mi chiese la disponibilità a poter seguire dei corsi estivi, ci eravamo messi d’accordo, aveva detto vieni qui, stai bene, ti diamo anche il posto barca. I contatti sono andati avanti sino alla fine di quelle elezioni regionali, quando il discorso si è completamente interrotto. Da quel momento non sono più stato ricevuto né sentito. Ci sono rimasto molto male “.
Le sono state spiegate le ragioni di questo improvviso silenzio?
“No, non ho mai più ricevuto alcuna spiegazione. Non sono stato più ricevuto. Non ci è stata più alcuna possibilità di incontrarlo. Ha detto che aveva sempre molto da fare. E quindi io, visto il suo atteggiamento, completamente cambiato dopo le elezioni, non ho perso altro tempo. Figuriamoci se corro dietro la gente!”.
Quale idea si è fatto di questa storia?
“Ho avuto la sensazione di essere stato usato. Mi è dispiaciuto perché io ho una grande opinione dei sardi, e vedere agire così nei miei confronti, che sono un uomo sincero, è stato doloroso. Io ho avuto fiducia e mai avrei immaginato un agire di questo genere da parte del sindaco Fasolino”.
Ha saputo che l’edificio destinato a diventare sede dell’Accademia attualmente è stato messo all’asta dall’amministrazione comunale per fare cassa?
“Si. Guardi, tra l’altro gli dissi già a suo tempo che l’edifico era da ristrutturare completamente e sarebbe stato più economico abbatterlo e rifarlo che ristrutturarlo. Io, comunque, avevo già contattato un urbanista di fama che si sarebbe potuto occupare della sede”.
Su youtube c’è ancora un video di quella conferenza stampa del dicembre del 2013 e un video usato in campagna elettorale dove lei spende parole molto positive per Fasolino. Che può dirci?
“Sa, è stato molto convincente, ha speso molto tempo a parlarmi, si mostrava disponibile, diceva che aveva i soldi, che era tutto a posto. Poi, all’improvviso, dopo le elezioni non sono riuscito più a parlargli. Diciamo che per il mio modo di essere è un comportamento inaccettabile. Mi è dispiaciuto questo completo cambio di registro. È stata una grande delusione personale, soprattutto per la grande considerazione e fiducia che ho del popolo sardo. Considerazione che non cambierà di certo per questo sgradevole episodio. Avevo aderito perché l’idea di una scuola per la Sardegna era un’ottima iniziativa”.
Perché racconta solo ora questa storia?
“Perché lei me lo sta chiedendo, altrimenti di mia iniziativa non avrei detto una parola. Vista anche la grande delusione. Non avevo alcun interesse personale o economico a coltivare questo progetto, se non perché mi pareva una bella cosa per la Sardegna. L’epilogo è stato imprevedibile, forte. E’ non voglio per questo grave episodio diventare diffidente nei confronti dei Sardi, che anzi stimo come popolo. “
Ha più avuto modo di parlare col sindaco?
“No. Ho solo sentito persone dell’amministrazione che non sapevano nulla del progetto e comunque mi hanno fatto capire che non c’era più interesse”
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
Un rider non si guarda in faccia (di Cosimo Filigheddu)
Ciao a Franco dei “ricchi e poveri”. (di Giampaolo Cassitta)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo non esiste (di Francesco Giorgioni)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.021 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design