Chi equivoca su ciò che scrivo? Ogni volta che su SardegnaBlogger faccio un pezzo contro lo sfruttamento della prostituzione, mi ritrovo nel profilo Facebook curiose profferte di amicizia. La prima, nel 2016, mi sembra si chiamasse Gingàla Gioy Mary: “Vo’ conoscere meglio me? Here you are mie fotografe”. Viste le fotografie, ritenni superfluo il conoscerla meglio. In seguito, da fonte anonima, ricevetti una domanda articolata in un Italiano un po’ meno approssimativo: “Vuoi vedere donne vicino a te?”. Risposi che avevo appena visto mia moglie con la quale avevamo fatto colazione insieme prima che lei uscisse per recarsi a scuola (come insegnante, specificai, ossia che l’anonimo pensasse che ero sposato con una studentessa del liceo e quindi inviasse offerte conformi), successivamente avevo vista mia figlia e avevamo dato insieme da mangiare al gatto e ripulito la lettiera (quest’ultima non insieme, io soltanto). Aggiunsi che, se ancora non mi fossi ritenuto sazio di vedere donne, avrei potuto telefonare all’altra mia figlia che vive con suo marito nella mia stessa città, invitandoli a pranzo. Qualche tempo dopo, in seguito a un mio tonante articolo in difesa dell’attualità della legge Merlin, tra le altre proposte ebbi nel mio profilo una sorta di brochure da parte di tale Cougar Hanna. Questa capii che mi voleva tirare una tunda e che per questo, era sottinteso, voleva essere pagata. Sosteneva che in questo modo avrei raggiunto il “vero godimento”. Alludeva a sue capacità nel darti colpi persino a faccia senza lasciarti segni, nel caso usando attrezzature adatte che tu non ti dovevi preoccupare di procurare perché lei stessa ne era munita. Bastoni, immagino, o manganelli e scarpe ferrate. Rifiutai l’offerta perché al resto si aggiungeva in questo caso anche una certa mia propensione a non essere colpito neppure gratis, figuriamoci a pagamento. Qualche giorno fa, infine, ho polemizzato sulla questione di legittimità costituzionale sollevata a proposito della legge Merlin, citando il parere di costituzionalisti e altri intellettuali i quali sostengono che una donna che si prostituisce non lo fa mai per libera scelta e volontà assoluta. Questa presa di posizione mi è subito valsa la richiesta di amicizia da parte della signorina o signora Passe-Partout , che a titolo gratuito mi proponeva un suo “videos sex”. Immagino che, vista la S, i video fossero più di uno, a meno che non fosse di idioma iberico e video in spagnolo si dica videos. Non lo so, a dire il vero. Però io vorrei chiarire che quando scrivo contro il sesso pagamento ci credo davvero a quello che scrivo. Non è che voglia alludere ad altro. Tra l’altro è un’esperienza che sarei un po’ in ritardo a volerla fare ora. Correrei il rischio di buttarci i soldi.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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