Il 24 febbraio del 2003 il trasteverino Alberto Sordi abbandonava il palcoscenico della vita. L’ho amato per il marchese del grillo, per gli spaghetti divorati nottetempo, per quella bellissima frase de “la grande guerra”: “Bboni, state bboni” e anche per quella meno famosa e ugualmente magistrale: “Io non so niente. Se lo sapessi ve lo direi. Io sono un vigliacco, lo sanno tutti”. Era l’Albertone che interpretava uno stereotipo di italiano che non piaceva a Nanni Moretti: “ve lo meritate Alberto Sordi”. Alberto Sordi era quel personaggio che se passava sul televisore ti fermavi a guardarlo. Succedeva sempre. Ho visto e rivisto moltissimi film, molti si trovano nelle piattaforme streaming ed è facile ripassarli. E sorridere. “Quando se scherza, bisogna ésse seri” diceva l’immenso Marchese del Grillo diretto da Mario Monicelli (era arte, bellezza) e, ancora, il Marchese Sordi che sornione affermava: “’A verità, è che nun avete niente da di”. A rivederlo (fatelo, è sempre uno spasso) capirete molto di questo strano paese che è da anni che non ha più molto da raccontare, dove siamo tutti un po’ vigliacchi (e lo sanno tutti) e non vediamo l’ora di dire a qualcuno con voce rotonda, soave e nitida: “Mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un cazzo!” Il problema è che non abbiamo l’arte, la bravura e la serietà del comico e quindi quando anche lo diciamo rasentiamo la ridicolaggine. Aveva ragione lui: solo chi sa scherzare sa essere terribilmente serio. Parafrasando Nanni Moretti: non ci meritavamo Alberto Sordi. Non ne eravamo all’altezza. L’ho capito solo adesso guardando i vari personaggi di questo palcoscenico paese.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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