Occupare i migliori anni della propria vita a studiare per inseguire la vocazione, rinunciando a tanti piccoli e futili piaceri della gioventù. Per poi ritrovarsi, in un venerdì notte d’agosto, con le luci della Costa Smeralda dietro l’angolo, a correre su e giù per un pronto soccorso zeppo di gente dolorante, ubriaca, stitica, isterica che ti punta l’indice in faccia come fosse la lama di un coltello. Gente che ti rimprovera di non fare abbastanza, che ti vorrebbe insegnare il mestiere, che ti vomita addosso tutto il suo odio per lo Stato, per il Governo, per la politica, gente che senz’altro ha tutte le ragioni e il diritto di protestare ma, come sempre, condanna le persone sbagliate. “Prendono diecimila euro al mese, soldi anche miei, che si prendano anche le mie bestemmie”. E invece di seguire la vocazione, ti ritrovi a invocare l’assoluzione, quando i carabinieri ti notificano la consueta querela del consueto utente che ti ha già condannato quale primo responsabile dei mali della sanità italiana. Oppure ti ritrovi ad invocare il tuo autocontrollo quando chiami a notte fonda i figli di un anziano ricoverato che ha cercato di darsela a gambe, strappandosi gli aghi, evadendo dalla stanza, e ti senti rispondere “come si è permesso di svegliarci?” (Visto e sentito con questi occhi e orecchie, stanotte). Sbagliano come qualunque altro uomo e donna, ma fanno anche un lavoro più difficile degli altri uomini e donne. Per tutto quel che sopportano, i medici del pronto soccorso sono i miei eroi.
* scritto dopo una notte insonne al pronto soccorso di Olbia
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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