I matti sono le parentesi quadre di una vita pasticciata. Le loro storie si risolvono soltanto dopo le parentesi tonde. Sono numeri fantastici ed equazioni improbabili, come quelle che mai sono riuscito a risolvere quando andavo a scuola. I matti danno sempre certe risposte e mai risposte certe. Sono il cantuccio delle parole rotonde, le poesie comprensibili all’anima, hanno facce da attori ma non riescono, quasi mai, a restare sul palco. A meno che qualcuno non decida di costruire un ponte… per i sogni. E’ accaduto a Sassari con i pazienti seguiti dal Dipartimento Salute mentale. Gianfranca Nieddu e Annalisa Balloi rispettivamente psichiatra ed educatrice hanno deciso che la matematica, in fondo, è un’opinione e le parentesi sono solo momenti di inutile isolamento sociale dei pazienti affetti da disabilità psichica e hanno provato a stimolare la creatività attraverso l’utilizzo di attività ludico-pedagogiche. Così è nato il loro progetto, la loro grande sfida: un ponte…per i sogni. I matti sono giochi abbandonati nei cantucci lontani, ma hanno colori e prendono forma e riescono a gestire la percezione, la capacità espressiva. Sanno salire sul palco e non solo per pasticciare allegramente la vita, ma riescono a comprendere il proprio corpo in relazione allo spazio, al tempo, alle altre persone e agli oggetti. Il progetto ha raccolto tutte le caratterizzazioni, sia quelle interiori (emozioni, sensazioni, emozioni) che quelle esteriori (postura e andamento), ha mischiato la musica e il gesto e quelle parentesi quadre, sempre difficili da risolvere, son prima divenute tonde e poi, come un colpo di teatro, sono come scomparse. Così è nata la commedia. Una commedia vera, scritta da Pierangelo Sanna. Con una compagnia vera: Compagnia del teatro instabile. Con un titolo vero: Lo spione, ovvero un agente quasi segreto. Con un teatro vero: il Civico, a Sassari. Con una data e un orario vero: Venerdì 10 giugno 2006, ore 21.00. E per vederla si paga anche il biglietto: dieci euro. Perché le sfide non sono mai semplici ma sono anche la cosa più seria da perseguire. E fare l’attore è un mestiere. E per fare l’attore devi essere pagato. Ci vuole anche un regista per una grande e intensa commedia: il regista, bravissimo è Pierangelo Sanna. Perché il mondo non è proprio rotondo, ci sono sempre le punte dei monti ad incrinare la sfera, perché i sorrisi non sono mai identici, ma simili si. E perché la matematica è un’opinione bellissima, come la chimica e la fisica. Basta cambiare il punto di vista. Se volete comprendere gli uomini salite su un banco: le prospettive saranno diverse. Se volete capire quanto questi ragazzi sono bravi, ma bravi davvero, andate a vederli sul palco. Sapranno stupirvi come un pugno fulmineo di Mohammad Alì, come un sorpasso velocissimo di Valentino Rossi, come un gol di Messi, come una poesia di Leopardi, come un’espressione che riuscirete a svolgere. La matematica, vista da sopra quel palco, ha numeri diversi e diventa una fantastica opinione.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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