Questa è l’ultima intervista rilasciata da Paolo Borsellino Venne accordata a due giornalisti francesi, due mesi prima dell’agguato mortale di via D’Amelio. La proponiamo oggi perchè è bene riflettere sulle parole di Borsellino, che forse era già consapevole di dover morire. Ma anche perché bisogna ricordare quanto la trasmissione sulle reti pubbliche di questa intervista, molti anni fa, venne avversata e contestata, solo perché pochi mesi dopo ci sarebbero state le elezioni. Avversata e contestata da tante gente che oggi ha issato la foto di Paolo Borsellino sulla propria bacheca Facebook, per ricordarlo come un martire, un Eroe delle Istituzioni. Sperando che tutti noi abbiamo dimenticato. Ma noi non abbiamo dimenticato la miseria di chi era disposto a sacrificare la verità per un pugno di voti.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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