Ogni giorno una decina di ragazzi sudati corrono per le strade della periferia, Balai lontano, la pineta e ritorno fino a viale dell Vigne. Si allenano con costanza, determinazione perché i risultati arrivano, ah se arrivano, e son soddisfazioni! Per loro, per gli allenatori, per gli educatori e per le famiglie, che vedono crescere questi giovani come gli altri, che gareggiano, che vincono e che fanno vincere. Perché quelle gare sono traguardi importanti, non abbattono certo i record dei cento o dei duecento metri o della maratona, ma abbattono tanti pregiudizi, tante resistenze, tanto scetticismo. Sono i ragazzi del Progetto Filippide, un’associazione che si dedica alla promozione sportiva degli atleti diversamente abili. Luca è uno di loro, un ragazzo dalla corporatura tozza, che corre sempre tra i primi, col suo muoversi dinoccolato, che si esprime attraverso suoni tutti particolari che lo distinguono dal resto del gruppo. Luca è un ragazzo che, come i suoi amici, vuole farcela, vuole vincere. Oggi Luca arriverà primo! Oggi Luca si laurea. Luca, un ragazzo con una grave disabilità (sindrome dell’x-fragile), oggi diventa dottore in Scienza della comunicazione, che pare un paradosso vista la sua difficoltà a comunicare, propria dell’anomalia genetica di cui soffre. Luca è arrivato grazie al lavoro di tante persone, grazie ai genitori , grazie ai piani di recupero personalizzati, grazie all’equipe che si occupa di lui, grazie alle risorse che la Regione, attraverso la 162, ha messo finora in campo. Luca oggi raggiunge un traguardo importante, e insieme a lui ci sono tanti altri ragazzi che hanno la possibilità di realizzarsi, seguendo percorsi formativi individuali con personale altamente specializzato, che crescono, che sono il fiore all’occhiello di una società inclusiva, una società che guarda a tutti, una società che non lascia indietro nessuno. Tuttavia, molto di questo lavoro rischia di essere vanificato dai tagli che si stanno operando sulle risorse destinate al sociale e alla sanità: la spending review sta incidendo in maniera sensibile sui fondi attraverso i quali sono possibili quei percorsi virtuosi che hanno portato Luca a conseguire la laurea. I tagli di tre milioni di euro, previsti sui fondi destinati alla 162, rischiano di incidere pesantemente sulla formazione, sul recupero e sui notevoli progressi finora raggiunti da circa trentamila disabili, tanti infatti sono quelli che sarebbero penalizzati se nel frattempo non saranno reperite le risorse da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità.
In bocca al lupo, dottor Luca Parodi.
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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