Qualcosa si aspetta qui. Qualcosa ci aspettiamo. Come il mare, in questo silenzio di Tabarka che spegne l’aria, gli attimi vissuti, l’ eternità e ricordi si appiccicano addosso. Non c’è un alito, si muovono solo le gocce dalla superficie piatta fino nel naso. Spengono il fiato e la risacca rimescola i pensieri. Sbattono sempre sugli scogli dell’anima. L’unica e’ assecondarli . Onde gocce e pensieri. E poi troppa luna stasera perché nessuna ombra riesca a velare i riflessi nella risacca tra testa e cuore. C’è attesa. Seduti su quattro sedie messe a croce, con nel mezzo un tavolino mangiato inesorabilmente dalla salsedine, ne parlano quattro marinai appena scesi dal molo di fronte, dove un motopesca mischia nell’aria odore di pesce e gasolio, con l’odore del cisto e dell’elicriso che ricopre la collina. Anche due vecchi, pantaloncini corti e anni allungati come ombre di settembre, dicono che arriverà. Si annusa l’aria. E si aspetta. Intanto salsedine e umido si strusciano addosso come attimi e pensieri, infastidiscono il respiro e l’anima. E si aspetta che arrivi. Se arriva non si esce domani. Si sta ridossati tra la partenza e il ritorno, legati alle cime e alla terra, gli occhi bruciati dal sole che aspettano ossigeno. E i polmoni a fatica filtrano il mare, troppo lento stasera, pastoso come catrame, sta compatto come terra e nemmeno l’onda lunga lo muove. Ma hanno detto che arriva e allora si aspetta. Tutti con l’anima aperta e i pensieri accatastati aspettiamo che ci sconquassi scaffali e finestre, corra tra le porte e i corridoi, rimescoli facce, respiri, mani e occhi, pennello impazzito di pittore ubriaco che lascerà violento le sue strisce di tempera blu scura su pareti stanche di attendere. Arriva. Stanotte forse. Arriva. Ci viene a prendere. Maestrale. Si, vieni. E rimetti tu ordine in queste anime umide dove le righe non si leggono più e i confini tra le pagine stanno troppo compatti, soffocando capitoli e storie. Vieni e pulisci. Siamo qua ad aspettare che tu ci violenti le anime per spingerle sulla rotta che solo tu sai.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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