La foto documenta l’odierna pulizia della spiaggia di Capriccioli, in Costa Smeralda, operazione attuata per garantirne la balneabilità. Operai con rastrelli rimuovono l’eccesso di posidonia dall’arenile, in attesa che la pianta marina, trascinata verso la costa dalle mareggiate, venga adeguatamente sistemata. E allora? Non so da quanti anni le pulizie manuali fossero state abolite, sostituite da mezzi da cantiere edile che nei decenni hanno sfregiato le spiagge. La ruspa portava via alghe e sabbia, il misto di granelli e vegetali veniva caricato su un camion e buttato in discarica, l’ammanco di sabbia sostituito con altra sabbia acquistata in cava. Diecimila metri cubi di sabbia marina depositati in un piazzale, stabilì il perito incaricato dalla Procura di Tempio. Dopo anni di denunce ampiamente documentate e di campagne di sensibilizzazione – condotte sotto il costante tiro dell’intimidazione – l’assessore comunale all’Ambiente di Arzachena Gianmario Orecchioni ha detto basta: dopo avere lanciato l’allarme sull’erosione da oggi, nelle piccole insenature del suo comprensorio si tornerà alla pulizia manuale. Nel tentativo di cercare di salvare il salvabile, dopo anni di assurdo ricorso ai bulldozer. Chi mai potrà quantificare i danni subiti da questi ecosistemi? Forse nessuno. Ma che l’Istituzione locale impedisca il protrarsi di questo scempio è già un successo e dimostra che certe battaglie, per poter essere condivise, richiedono tempo. Troppo? Ce lo dirà la storia.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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